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Ant-Man and the Wasp

2018
Titolo Originale:
Ant-Man and the Wasp
REGIA:
Peyton Reed
CAST:
Paul Rudd (Scott Lang/Ant-Man)
Evangeline Lilly (Hope Van Dyne/Wasp)
Michael Peña (Luis)

Il nostro giudizio

Ant-Man and the Wasp è un film del 2018, diretto da Peyton Reed

Dopo i tragici accadimenti di Avengers: Infinity War, i fan del Marvel Cinematic Universe dal 14 agosto potranno tirare un sospiro di sollievo: arriva al cinema il nuovo cinecomic Ant-Man and the Wasp.
Il celebre supereroe torna sul grande schermo con una nuova avventura piena d’azione: diretto dal regista Peyton Reed e interpretato da Paul Rudd, Evangeline Lilly, Michael Peña e il premio Oscar® Michael Douglas, Ant-Man and the Wasp si colloca temporalmente appena dopo Captain America: Civil War e il suo protagonista dovrà fare i conti con le conseguenze delle sue discutibili scelte. Per chi si fosse perso il primo capitolo – che definiremmo una splendida commedia fantascientifica con tratti distintivi dell’heist movie – Ant-Man è un supereroe dei Marvel Comics, nato dal genio di Stan Lee e dalla matita di Jack Kirby.

Grazie al biochimico Hank Pym, interpretato dal sempreverde Michael Douglas, riuscirà cambiare la sua vita, trasformandosi da ladruncolo a supereroe in miniatura. Sì, perché il suo superpotere è quello di ridursi fino a 3,5 millimetri o, all’occorrenza, ingigantirsi fino a 20 metri. Scott Lang, questo il nome di Ant-Man “in borghese”, deciderà poi di partecipare alla Civil War tra Captain America e Iron Man, combattendo accanto all’eroe a stelle e strisce. Questa decisione gli costerà (di nuovo) la libertà, ed è così che lo ritroviamo all’inizio di questo secondo capitolo, agli arresti domiciliari. Molti si sono domandati il motivo dell’assenza di Ant-Man e Wasp durante la battaglia contro Thanos. Questo film ci dirà il motivo, ma non fornirà spoiler o anticipazioni utili a comprendere cosa accadrà in futuro. Semmai la vostra mente sarà riempita da nuovi, spaventosi dubbi. Ant-Man and the Wasp è una rivoluzione: per la prima volta compare nel titolo di un film Marvel il nome di una supereroina, la frizzante Wasp di Evangeline Lilly, che già si annuncia come guida di una nuova generazione di superwomen, accanto a Vedova Nera e Captain Marvel.
Paul Rudd, che oltre a essere il protagonista ha firmato lo script del primo e di questo capitolo, sa essere un supereroe conservando le caratteristiche di un attore comico. Nel suo bagaglio d’altronde troviamo commedie indimenticabili come 40 anni vergine e Molto incinta e la ben più famosa partecipazione alla sit-com Friends. Ma è anche grazie alla sue esperienze teatrali che la sua performance è irresistibile. Nella fenomenologia dei supereroi, Paul Rudd si è ritagliato il suo spazio nonostante non sia un aitante Chris Hemsworth, al contrario rassicura lo spettatore con la sua proverbiale verve da everyman.

La vera novità del sequel però è la Vespa: agile, imprevedibile e sinuosa. Coprotagonista a tutti gli effetti, Hope Van Dyne (Evangeline Lilly, la Kate di Lost, per intenderci) assumerà l’identità di Wasp per cercare la madre Janet (Michelle Pfeiffer), persa nel regno del Quantum molti anni prima. Il film, che è molto meno ambizioso di blockbuster come Black Panther, è pregno di cuore e di famiglia. I Marvel Studios, con l’uscita in sala di Avengers: Infinity War, hanno compiuto 10 anni di attività e hanno celebrato questo compleanno con un film apocalittico. Dimentichiamoci per qualche ora lo scenario della guerra contro Thanos: il secondo capitolo dedicato al minuscolo supereroe regala emozioni e risate. L’intimità e la comicità del film lasciano poco spazio a combattimenti feroci: non ci troviamo di fronte a villain invincibili o pianeti lontani da esplorare. Ant-Man and the Wasp funziona per la fluidità della sua storia e per l’alternarsi continuo di scene d’azione adrenalinica e scene familiari. Tra effetti speciali sbalorditivi che vi porteranno nello strabiliante regno quantico ed esilaranti gag, il nuovo film Marvel è di sicuro quanto di più spassoso l’estate 2018 ci regali. Un sequel che nel suo “piccolo” funziona alla grande.