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Anomalisa

2015
Titolo Originale:
Anomalisa
REGIA:
Charlie Kaufman
CAST:
Jennifer Jason Leigh (Lisa's voice)
David Thewlis (Michael Stone's voice)
Tom Noonan (Everyone else's voice)

Il nostro giudizio

Anomalisa è un film del 2015, diretto da Charlie Kaufman.

Provate a immaginare di essere circondati ormai da anni da un ambiente a voi talmente neutro da sembrare artefatto, dove tutto vi scivola addosso e dove nulla vi stupisce più, condannati a una pace esistenziale obbligata in cui tutto, comprese le voci delle persone, suonano allo stesso modo, sempre. Immaginate ora che in una situazione del genere, d’improvviso iniziate a sentire e vedere qualcosa di diverso, qualcosa che aspettavate da tempo che vi accende finalmente una luce: ecco ora sapete cosa vuol dire essere Michael Stone. Michael Stone è un motivatore, guru nel campo del customer service aziendale, in trasferta solitaria a Cincinnati per tenere una conferenza sul suo ultimo libro Help me to help you. Michael è un uomo di mezza età, sposato con un figlio e ormai alienato dalla sua routine familiare. La sera prima della conferenza, mentre si trova in hotel, incontra casualmente Lisa, una donna per sua stessa definizione “anomala” (da cui la crasi Anomalisa che dà il titolo al film). Tra i due scatta subito la scintilla: Lisa è una donna semplice, fan di Michael e dei suoi manuali, pende dalle sue labbra e lo vede come un uomo inarrivabile. Michael invece trova in lei qualcosa di speciale e di diverso, come il suono languido della sua voce rispetto a tutte le altre, e che identifica come il suo desiderio. Così nasce una relazione tra i due che porterà Michael a esplorare il suo essere interiore e porsi delle domande sulla sua vita

Charlie Kaufman, sceneggiatore culto di Essere John Malkovich nonché regista enigmatico, torna a dirigere Anomalisa sette anni dopo Synecdoche, New York, e si cimenta con un film di animazione con la tecnica stop-motion insieme a Duke Johnson, specialista del genere. Kaufman sceglie di raccontare una storia delle sue, quelle in cui si esplora la mente umana fin dove gli altri non arrivano, tutto sotto forma di una storia d’amore. Lo fa utilizzando dei pupazzi così ben animati e caratterizzati da sembrare a tratti degli attori veri, perché veri e puri sono i sentimenti che esprimono. Il personaggio di Michael è così disilluso da non avere più stimoli: poi, a un tratto, tutto cambia e lui si trasforma in un adolescente ancora capace di innamorarsi con un colpo di fulmine. Il suo carattere così volubile destabilizza un po’ lo spettatore che viene guidato inconsciamente in un viaggio nei meandri della sua mente per poi ritrovarsi al punto di partenza. Il personaggio di Lisa invece sembra essere l’esatto contrario: fragile, disincantata ed anomala prima, quanto sicura e rilassata dopo l’incontro col suo beniamino… così tanto tranquilla da non esser più così anomala e sembrare, agli occhi di Michael, come tutti gli altri.

Due personaggi che mutano con l’evolversi della storia, che si arricchiscono a vicenda come spesso accade nelle storie d’amore, per poi ritrovarsi infelici come prima. Anomalisa è dunque un film d’animazione per adulti, una storia d’amore che lascia l’amaro in bocca. Ci troviamo di fronte a una ennesima, originalissima, prova di un autore che, dopo il premio oscar nel 2005 con la migliore sceneggiatura originale per Eternal sunshine of the spotless mind, riceve, meritatamente, il gran premio della giuria alla settantaduesima mostra del cinema di Venezia. Difficile pensare che un autore del genere per riuscire a produrre questo film abbia dovuto ricorrere al crowdfunding: che il mondo abbia dimenticato “l’infinita letizia della sua mente candida”?