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American Horror Stories

2021
REGIA:
Loni Peristere, Manny Coto, Liz Friedlander, Sanaa Hamri, Eduardo Sánchez
CAST:
Sierra McCormick (Scarlett)
Paris Jackson (Maya)
Merrin Dungey (Dr. Andi Grant)

Il nostro giudizio

American Horror Stories è una serie tv del 2021, ideata da Ryan Murphy e Brad Falchuk.

Mentre la serie American Horror Story sta ancora dominando con la sua decima stagione dal titolo Double Feature, il mondo dell’horror americano viene arricchito con American Horror Stories, una serie antologica che tratta un tema diverso ogni episodio, laddove la serie principale a cui si ispira ha sempre raccontato una nuova storia che si sviluppava attraverso tutte le puntate di ciascuna edizione. Ci sono sette episodi nella prima stagione, ognuno staccato dall’altro e con vita propria, sono piccole storie dell’orrore che hanno il loro inizio, sviluppo e conclusione in poco meno di 50 minuti. In contrasto però con il concept dello show, la puntata pilota non è formata da un singolo episodio ma da due parti, con ampi riferimenti di forma e contenuto agli esordi della serie madre. Una coppia omosessuale e la loro figlia si trasferiscono nella casa dell’orrore  teatro degli eventi nella primissima stagione di American Horror Story: non credono nei fantasmi che, secondo numerose leggende metropolitane, infestano l’abitazione. Ma cosa succede se gli spiriti credono in loro? E ancora peggio: se la figlia trae piacere dal dolore che alberga nella casa? Il preludio è affascinante perché funge da sequel, ma anche perché riprende nuovi aspetti della storia e può persino trarre qualcosa di positivo dalla presenza eterna dei fantasmi nella casa.

È anche interessante che i due padri siano sconvolti dai desideri sessuali della figlia quando scoprono che sta visitando siti porno su Internet: American Horror Stories ne approfitta per trasformare il tutto, ad arte, in una storia dell’orrore che ha a che fare con l’uomo vestito di lattice della prima stagione, ma introducendo e abbinandovi il tema di una giovane donna che deve emanciparsi dai suoi genitori conquistando la sua libertà sessuale. Questo è un espediente intelligente da parte dei sempre originali produttori, soprattutto perché l’aberrazione sessuale della ragazza soddisfa anche i desideri spettrali della casa. Dopo questo episodio in due parti ci sono quattro storie diverse che parlano rispettivamente di una famiglia che vive un’esperienza orribile nella foresta, di un film proibito la cui visione ha conseguenze disastrose, di una donna che farebbe qualsiasi cosa per rimanere incinta (forse l’episodio meglio riuscito, e qui la strizzatina d’occhio a Rosemary’s Baby è facilmente individuabile) e di una tragedia che investe un gruppo di influencer, presentati per l’occasione in maniera molto sgradevole. C’è il classico, c’è il moderno, ma soprattutto c’è un buon mix che potrebbe far durare a lungo American Horror Stories. Soprattutto perché dietro gli spunti e i reminding offerti si ha sempre l’opportunità di tornare alle stagioni della serie principale. Il finale di stagione torna poi alla storia dell’inizio inserendo però Dylan McDermott, il protagonista della prima stagione della serie madre (ma numerosi sono i volti habitué dell’universo murphyano). American Horror Stories è un lucido spettacolo di affiancamento alla serie a cui si ispira e che, data la buona qualità e originalità degli episodi, potrà attarre nuovo pubblico e allo stesso tempo ampliare l’audience della ormai quasi decennale serie alla quale Ryan Murphy e Brad Falchuk ci hanno ormai piacevolmente abituati.