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Alma

2022
REGIA:
Sergio G. Sánchez, Kike Maillo
CAST:
Mireia Oriol (Alma / Lara) Alex Villazán
Pol Monen (Bruno)

Il nostro giudizio

Alma è una serie tv del 2022, ideata da Sergio G. Sánchez.

Lo shock dei genitori è grande quando la maggior parte degli studenti di una classe in gita scolastica muore in un devastante incidente d’autobus. Alma (Mireia Orio) è stata fortunata, è riuscita a sfuggire al destino toccato agli altri, anche se a caro prezzo: infatti, oltre ad essere rimasta ferita ha anche perso la memoria e non riesce più a ricordare nulla, il che affievolisce la speranza di poter contribuire in qualche modo a chiarire le dinamiche dell’incidente. Tornata a casa con i suoi genitori, Alma realizza che tutto è diventato estraneo per lei. Non sa cosa fare del luogo, della sua famiglia o di se stessa, e così si lancia alla ricerca di indizi che dovrebbero chiarire non solo il mistero che avvolge l’incidente, ma anche la sua identità. Alma è una delle numerose serie tv che hanno come protagonista una “senza memoria”, qualcuno che per qualche motivo si ritrova a vivere privo del bagaglio di ricordi che sono alla base della conoscenza; la ragazza il cui nome dà il titolo alla serie è stata fortunata ad averla scampata, ma ha perso le sue reminiscenze e questo rappresenta per lei una grave limitazione. Anche se ultimamente l’espediente dell’amnesia è ricorrente, l’inizio della serie è molto accattivante: vediamo la vita com’era prima del terribile incidente, un flash-back risalente ad appena otto ore prima, attraverso il quale si  viene a conoscenza degli amori e degli scazzi normali di una classe liceale in gita, con la musica di The Weekend ad alto volume che mette in risalto la forte vitalità di quei momenti.

Un pubblico esperto del genere horror dovrebbe essere interessato a questo show semplicemente perché è ideato e in parte diretto da Sergio G. Sánchez, che aveva già dimostrato in Marrowbone la sua abilità nel creare atmosfere inquietanti. In  Alma conferma questa reputazione, con una storia che fa porre numerose domande fin dall’inizio, di cui la più importante, ovviamente, è la dinamica dell’incidente d’autobus che ha causato la perdita di tante giovani vite. Frugando nella nebbia mentale, la protagonista ci offre delle parziali spiegazioni che però, proprio a causa delle sue condizioni mentali, non sono mai del tutto credibili, contribuendo a creare un clima di incertezza che è forse croce e delizia di questo show. E così dopo un inizio all’insegna del buon umore, la gioia si esaurisce gradualmente sempre più, attraverso una trama talvolta troppo allungata che, invece di concentrarsi sull’evento principale e sul mistero che lo accompagna,  muta in un teen drama moderatamente eccitante, rendendo meno meritata la categoria di horror con cui la serie viene etichettata.

Ci sono luoghi precisi in cui Alma si occupa di una mitologia che non è priva di eccitazione, ma si tratta più di un’atmosfera inquietante che di horror vero e proprio. La musica incalzante cerca di dare l’impressione opposta, ma la tensione è spesso troppo bassa. Ad un certo punto, la ricerca di indizi si trascina senza grandi scosse. La serie invece raggiunge validi livelli quando tratta argomenti come l’identità, tema che  funziona sempre bene nel contesto dell’amnesia, quando acquisire l‘autostima è difficile se non si sa nemmeno chi siamo. In definitiva Alma è una serie non indimenticabile e troppo poco incisiva. È un peccato, perché sotto la zavorra del dramma c’era molto materiale che  sarebbe valsa la pena di approfondire. Anche la recitazione non supera la sufficienza. Non sarà un errore vederla, ma non c’e da sorprendersi se sarà presto dimenticata.