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Algunas chicas

2013
Titolo Originale:
Algunas chicas
REGIA:
Santiago Palavecino
CAST:
Cecilia Rainero
Agostina López
Agustina Muñoz

Il nostro giudizio

Algunas chicas è un film del 2013 diretto da Santiago Palavecino.

Per prendersi una pausa da un matrimonio in crisi, Celina, un chirurgo, visita la casa di campagna di un’amica che non vede dai tempi dell’università. Al suo arrivo fa la conoscenza di Paula, la figliastra dell’amica. A quanto pare Paula ha tentato il suicidio, ma Celina non è in grado di aiutarla, perché è in fuga da un suo oscuro segreto ed è giunta nel peggiore dei luoghi. Nel limbo di questa piccola città, infatti, i suoi fantasmi tornano in vita, contagiando le persone intorno a lei.

Esistono svariati modi per raccontare la depressione, ma la strada che Algunas Chicas vuole battere è la più depressiva e punitiva per il pubblico. Attraverso suggestioni oniriche e simboliche (i cavalli e l’acqua sono onnipresenti), e un’assenza totale di un qualunque logos che possa condurre la storia nei binari della logica, racconta le facce oscure e inafferrabili della depressione femminile.

Il punto di partenza è la fuga, geografica e psicologica, di Celina (Cecilia Rainero) dalla vita muliebre di Buenos Aires nella campagna, ospitata da una ex collega universitaria con annessa figliastra dalle tendenze suicide. La vita sfrenata a base di alcol, droga e threesome consumati in macchina non indebolisce il potere sinuoso del male, sempre pronto a contaminare, come un virus infettivo, anche le compagne di bravate che condividono incubi e visioni, in una spirale senza speranza di redenzione e di positività.

Ma tentare di riannodare le fila del flusso di coscienza di Algunas chicas, attorcigliato in accostamenti psicologici e simbolismi molto banali, tra tracce di sangue indelebili e farmaci impossibili da nascondere, è un’impresa impossibile e persino poco appagante per chi ci prova.