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Aggro Dr1ft

2023
REGIA:
Harmony Korine
CAST:
Jordi Mollà (Bo)
Travis Scott (Zion)
Joshua Tilley (Toto)

Il nostro giudizio

Aggro Dr1ft è un film del 2023 diretto da Harmony Korine.

90 minuti di termocamera alle 22.00, al quarto giorno di festival a Venezia 2023, hanno destabilizzato più di qualche critico hardcore… eppure, Aggro Dr1ft, ultimo prodotto di quel visionario di Harmony Korine, ti prende dal primissimo titolo e ti tiene per le palle tutti i 90 minuti. Sembra paradossale parlare e vivere di esperienza audiovisiva “totale e sensoriale” (come la definisce lui), comprendente l’universo gaming, l’intelligenza artificiale, la musica sotto forma di ridondante ovattazione martellante (a cura di AraabMuzik), una Miami riconoscibilissima nonostante le tinte atmosfere delle sovraesposizioni termiche… eppure, non solo il film trasmette un pregnante potenziale avanguardistico, ma si evolve a una matrice narrativa di genere, non solo identificabile, ma anche alquanto tradizionale, che Korine definisce “un noir anni 50”. Un killer tormentato che, professionalmente, non può e non deve concedersi scrupoli (un Jordi Mollà al massimo!), del quale veniamo a conoscere l’intimità familiare che lo vede riconsiderare i suoi dogmi universali. Ha una moglie palesemente di colore — interessante ossimoro forografico – (calda, sensuale, erotica, carnale… come lo sanno esser solo loro… e ci fa impazzire, come tutte le donne dipinte da Korine negli anni); due figli che lo adorano e un futuro del quale intende appropriarsi… manca solo un’ultima missione.

E l’antagonista non è da meno. Ha voluto Travis Scott, con il quale Korine ha collaborato a progetti musicali, un rapper degno di sostenere la visione pulp di quell’hip hop di tupachinana memoria. Uno spettacolo. Korine si chiede che cosa può esserci dopo il film, e cerca modi e mondi con i quali intende ancora divertirsi. Perché egli continua a far fede alla sua fede, che concentra le esperienze visive e narrative tout court, associate al divertimento che egli vuole ancora provare come creatore di contenuti, in questo caso. E si è divertito anche alla conferenza stampa di Venezia, presentandosi mascherato. Aggro Dr1ft si ispira chiaramente all’universo del gaming più spinto ed evoluto, quello del mondo virtuale che non evadi mai, della saga che sostituisce la vita reale, delle notti insonni e delle amicizie o rancori che si materializzano a distanza. Dei vari HALO, GTA, ELDEN RING, THE LAST OF US, CALL of DUTY e via dicendo. E Travis Scott, quando “stanfuffa” la sua spada/pene per darsi la forza di reagire, ricorda Yoshimitsu di TEKKEN, che chiude il cerchio.

Ed è quello che immaginava Korine e che sta portando avanti con il suo progetto di collettivo artistico, EDGLRD, con base Mar-a-Lago, come tipologia di creazione audiovisiva. Alla conferenza stampa di Venezia si presenta mascherato da demone cornuto, da Deus ex machina che, come nel film, governa non solo la storia, ma anche la meccanica. Il Demone siamo noi, umani, che dall’altra parte dello schermo (o monitor) possiamo manovrare la nostra realtà e renderla ciò che vogliamo. Un demone ex machina, che nel film sovrasta e protegge il protagonista come governato dalla console, dal joypad, dal mondo reale che si intreccia a quello del regista. Alla domanda di rito sull’intelligenza artificiale, Korine risponde che EDGLRD (e concordiamo) sta utilizzando l’intelligenza artificiale esattamente nel modo in cui le persone a Hollywood ipotizzano che l’intelligenza artificiale possa in qualche modo essere utilizzata, per contribuire a realizzare meccaniche innovative che si non sostituiscono alla realtà, ma che intendono reinventare. Insomma, il tutto e il niente, o il tutto ancora…

Buona visione.