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Acque profonde

2022
Titolo Originale:
Deep Water
REGIA:
Adrian Lyne
CAST:
Ben Affleck (Vic Van Allen)
Ana de Armas (Melinda Van Allen)
Tracy Letts (Don Wilson)

Il nostro giudizio

Acque profonde è un film del 2022, diretto da Adrian Lyne.

Sono trascorsi vent’anni dall’uscita nelle sale dell’ultimo prodotto cinematografico firmato dal noto produttore e regista britannico Adrian Lyne, autore di titoli quali Flashdance, Attrazione fatale e L’amore infedele – Unfaithful, divisivo remake e thriller erotico sulle difficoltà del matrimonio e le conseguenze di una pericolosa e seducente relazione clandestina. Lyne torna sul luogo del delitto con Acque profonde, aggiornando quelle tematiche all’epoca moderna. Il lungometraggio è il secondo adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 1957 scritto dalla nota autrice statunitense Patricia Highsmith, creatrice dell’altrettanto noto personaggio finzionale Tom Ripley (Il talento di Mr. Ripley; 1999). Rispetto alla scrittura del film è inevitabile una riflessione, poiché se da una parte c’è un autore che ha sempre – o quasi – lavorato nel cinema fantastico per famiglie e dal gusto scanzonato (Zach Helm), dall’altra c’è una voce giovane (Sam Levinson) che è stata capace di avviare un nuovo e interessante modello di ricerca sul racconto profondamente accurato della generazione Y, costantemente in bilico tra realtà quotidiana, virtuale e immaginaria, quest’ultima nata dall’abuso sempre più frequente e diffuso di sostanze stupefacenti e alcol.

Dunque due forme di scrittura estremamente distanti l’una dall’altra che si intrecciano nella comune volontà di raccontare con inaspettata lucidità e spietatezza le ipocrisie e contraddizioni di una coppia borghese sui generis, formata da Ben Affleck e Ana De Armas che interpretano rispettivamente Vic e Melinda Van Allen. I due non hanno mai realmente smesso d’amarsi, pur trovando nel corso degli anni un’enorme falla capace di affossare l’intero matrimonio da un giorno all’altro, ossia la monogamia e la noia scaturita dalla rigida condizione vissuta da Melinda in quanto moglie e madre di famiglia. Una condizione che la sola Melinda sembra trovare scandalosamente triste e retrograda, rincorrendo dunque la volontà di ottenere di più, lasciandosi andare alla disinibizione e alla nascita di un nuovo, fragile e pericoloso modello di rapporto extraconiugale, accettato passivamente dal marito Vic. Adrian Lyne affonda i denti sulle tematiche della critica sociale alla classe borghese nelle sue contraddizioni, ipocrisie e idiosincrasie, nonché al matrimonio inteso come istituzione e contratto da rispettare devotamente. Al di là della critica alla classe borghese e allo schema matrimoniale, Lyne e i suoi due sceneggiatori riflettono inoltre sulla mascolinità tossica, sul ruolo della donna oggi, così come sulla violenza di genere inizialmente suggerita e poco più avanti affrontata con ingenua efferatezza e cinismo scarsamente convinto.

Certo è che la cupezza morale ed estetica che avvolge ciascun personaggio di Acque profonde non risulta abbastanza per risollevare le sorti di un film dalla tenuta fiacca e dall’indecisione di registro narrativo e di genere pericolosa e piuttosto fastidiosa, soprattutto per lo spettatore. Sul piano delle interpretazioni inoltre è necessario dire che se il Vic Van Allen di Ben Affleck risulta funzionale nella sua bizzarria ed estraneità, proprio perché in costante dialogo con la prova attoriale ben più solida e distruttivamente passiva costruita per Gone Girl – L’amore bugiardo, è invece – e a grande sorpresa – la Melinda di Ana De Armas il personaggio più fuori contesto, nonché privo di credibilità e arco narrativo dell’intero film. Estremamente deludente questo Acque Profonde di Adrian Lyne, un lungometraggio dall’impianto televisivo scarsamente curato e perciò in equilibrio precario tra divertimento trash nella grande tradizione dei thriller ingenui e involontariamente comici del pomeriggio RAI/MEDIASET e gusto parodico (involontario) per un film incapace di rispettare perfino le sue volontà originarie, d’essere cioè un thriller erotico seducente e grottesco. Niente di tutto ciò, soltanto un grande fallimento