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A Discovery of Witches – Il manoscritto delle streghe 2

2021
REGIA:
Farren Blackburn, Philippa Langdale, Jonathan Teplitzky, Debs Paterson
CAST:
Teresa Palmer (Diana Bishop)
Matthew Goode (Matthew Clairmont)
Edward Bluemel (Marcus Whitmore)

Il nostro giudizio

A Discovery of Witches – Il manoscritto delle streghe 2 è una serie tv del 2021, basata sulla Trilogia delle anime di Deborah Harkness.

Il futuro è nel passato. Questa è l’alchemica verità di A Discovery of Witches – Il manoscritto delle streghe 2. La seconda stagione della serie tv, in onda su Sky Atlantic e disponibile anche su NOW TV, ripercorre le vicende dell’Ombra della notte, il secondo volume di All Souls Trilogy – Trilogia delle anime di Deborah Harkness, accademica e scrittrice statunitense. Il viaggio nel tempo è, dunque, lo strumento narrativo con il quale si  sviluppa la trama. Ma non solo. La Trilogia, celebre serie fantasy, si pone il per nulla facile obiettivo di mescolare i romanzi storico, fantastico e rosa catturando l’attenzione dello spettatore attraverso intrighi, magia e storie d’amore proibite. Per trovare il bello della vicenda occorre leggere tra le righe perché, alla resa dei conti,  tutto il resto è noia. L’intrigo è nascosto tra le pieghe della premessa: per comprendere a fondo il ruolo di ciascuno di noi in questa vita, mentre chissà in quante altre vite contemporaneamente esistiamo, occorre conoscere chi siamo stati per diventare  quello che non eravamo. Liberi dall’idea delle ore che si susseguono e  che ci scandiscono. La variabile tempo è un artificio, un modo per incasellare alcune proprietà del mondo fisico che si manifestano quando lo osserviamo da lontano, con l’approssimazione e la sfocatura che sono proprie del nostro modo di relazionarci alle cose. La variabile tempo non è presente nelle fondamentali equazioni della vita. Perché? Per Deborah Harkness è uno strumento di misura che non appartiene all’uomo come soggetto pensante. È un modo di organizzare gli eventi, di vedere le cose destinate a vanificarsi appena si deborda nel mare magnum dell’irrazionale, la dimensione che autenticamente caratterizza la natura umana.

Come nel mondo dei sogni che il pensiero crea a sua immagine e somiglianza. Alla fine, cosa c’è poi di così diverso tra l’esperienza onirica e la magia, tra i superpoteri del sognatore e quelli della strega? Se non si scrutasse tra le righe di A Discovery of Witches – Il manoscritto delle streghe 2, la serie assomiglierebbe a un déjà vudella saga di Harry Potter, con le dovute originalità del caso. In questo modo, invece, ci si imbatte in Aristotele, Descartes, Newton, Einstein e nella  fisica novecentesca. Un viaggio a cavallo tra filosofia, fisica quantistica e mistica monistica. “Siamo parte di una rete che va molto al di là dei pochi giorni della nostra vita e dei pochi metri quadrati dove muoviamo i nostri passi” sembrano dire  demoni, vampiri e streghe che si rincorrono fuori dallo spazio e dal tempo. Alla fine dell’ultima puntata della seconda stagione restano una certezza e un interrogativo. La certezza è che, come già diceva Heidegger, il tempo si temporalizza solo nella misura in cui viene pensato, non è reale, ma cerebrale. L’interrogativo è il seguente: se il tempo non esiste, perché incide in maniera così profonda sull’esistenza degli uomini, nelle storie e nella trama di un racconto determinandone le emozioni, l’identità e il dolore? Diana, la strega (Teresa Palmer) e Matthew, il vampiro (Matthew Goode) parrebbero rispondere che il tempo incide sull’esistenza perché il tempo siamo noi. Noi siamo memoria, siamo nostalgia e siamo anelito verso il futuro. Nei nuovi episodi, i nemici sono ovunque: Diana e Matthew devono rimanere uniti malgrado le loro paure, gelosie e tutti gli ostacoli che  affrontano per riuscire a tornare nel presente.

Se nella prima stagione Diana era incerta e spaventata dai propri poteri, durante il suo soggiorno nell’Inghilterra Elisabettiana la vediamo determinata nel raggiungere i suoi scopi. Non rimane in disparte, non aspetta di essere protetta, agisce e si muove con consapevolezza di sé e dei suoi obiettivi. Dal canto suo Matthew si trova schiacciato tra il passato e il presente, tra ciò che era e ciò che è. Nel tentativo di mantenere la situazione sotto controllo su più fronti compie diversi errori, mostrando alla sua compagna lati oscuri di sé a lungo tenuti nascosti. Tra le new entry della seconda stagione troviamo James Purefoy nei panni di Philippe de Clermont, il marito di Ysabeau e il padre di Baldwin, nonché il patrigno di Matthew; Steven Cree nei panni di Gallowglass, il nipote di Matthew; Sheila Hancock nei panni della strega Goody Alsop; Paul Rhys nei panni del vampiro Andrew Hubbard; Adelle Leonce nei panni dell’umana Phoebe Taylor; Jacob Ifan nei panni del vampiro Benjamin Fuchs; Elaine Cassidy nei panni di Louisa de Clermont, la sorella di Matthew; Tom Hughes nei panni di Christopher Marlowe, amico di Matthew e noto commediografo; Barbara Marten nei panni di Elisabetta I, la Regina d’Inghilterra; Adrian Rawlins nei panni di William Cecil; Michael Jibson nei panni di Rodolfo II d’Asburgo; Michael Lindall nei panni di Walter Raleigh; Adam Sklar nei panni di Henry Percy. Il terzo capitolo della serie sarà tratto da Il bacio delle tenebre, l’ultimo volume della ‘Trilogia delle anime’ ma, per ora, non si sa ancora quando arriverà.