38 témoins è un film franco-belga scritto e realizzato da Lucas Belvaux, nel 2012 

Un urlo nella notte. Ripetuto, intenso, lancinante. Cosa  fareste se nel tepore del vostro letto sentiste tale terribile suono? È quello chesi è chiesto il belga Lucas Belvaux che scrive e dirige un thriller intimista, 38 témoins, tratto da una storia vera. Nella realtà, negli anni Sessanta una giovane Americana viene uccisa nel Queens, ma gli abitanti della zona, pur avendo sentito, non chiamarono la polizia, caso che portò alla creazione del 911: secondo la polizia il motive della mancata richiesta di soccorso era la difficoltà nel reperire il numero di telefono per chiedere soccorsi.

Nella finzione, una ragazza viene accoltellata per le strade della Le Havre di oggi, mentre gli abitanti della zona, i 38 tèmoins del titolo, scelgono di disinteressarsene. Una materia scottante e ancora attuale, con cui Belvaux non vorrebbe dare risposte, ma porre domande. O almeno, secondo le sue stesse dichiarazioni, questa era la sua intenzione. Peccato che è rimasta sulla carta.

38 témoins risente di una sceneggiatura che dal thriller umanistico si trasforma in un’opera inquisitoria sull’egoismo umano, sdilinquendosi in numerose risposte.L’impressione è quella di un cambio di rotta durante la lavorazione, fatta senza preoccuparsi di colmare voragini narrative. Un vero peccato vista la scottante e attuale materia trattata, anche perché la scena della ricostruzione del crimine commesso dai testimoni è davvero notevole. Resta però la domanda iniziale: e voi cosa fareste?