Meditatio Mortis

La morte nell’era della sua riproducibilità tecnica
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Erano anni di beata e beota spettacolarità anarcoide, quelli a cavallo tra i 70 e gli 80, marchiati a fuoco soprattutto da una pornografia dell’intrattenimento che muoveva pedina per egemonizzare gli abbonati. Di mezzo e d’intorno, strane fenditure e crepe logiche si diramavano senza controllo: nei selvaggi palinsesti spesso improvvisati delle spericolate emittenti private, tra sessioni di La linea di Cavandoli e blocchi di cartoni Hanna & Barbera non era cosa rara incappare in pomeridiane mastectomie sbattute in faccia al dettaglio o vedersi servito il trailer di Africa dolce e selvaggia a base di bestie tracheotomizzate e clitoridectomie come dessert del pranzo.

Mentre le programmazioni cinematografiche offrivano mondo-movies sempre più azzardati con una cadenza regolare non dissimile da quella dei cinepanettoni, mamma Rai divenne suo malgrado la culla spazio-temporale della spettacolarizzazione dell’agonia di Alfredino Rampi: per 18 ore filate tre reti unificate non offrivano altro che quello stillicidio in tempo reale, rendendo ossimorico il modo di dire “il bello della diretta”, e dando il la alla cosiddetta tv del dolore, non dalla Rai voluta, ma proprio dalla stessa utenza, che a diretta interrotta ne tempestò i centralini invocando di riprenderla. Alcuni anni più tardi una puntata di Mixer farà vacillare non pochi abbonati, mostrando – con un puntiglio che nemmeno il più scellerato Morra – tutto quel che avremmo voluto sapere sui campi di concentramento ma non abbiamo mai osato chiedere; non essendogli da meno, Mike Bongiorno, all’interno di Superflash ospitava i Castiglioni o sbatteva in faccia sconvolgenti speciali sul Cottolengo con la stessa disinvoltura con cui poi presenterà le televendite.

Non chiedetene il perché: se come cantava quel tale “la vita è tutta un quiz”, figuriamoci la morte. Da lì a poco la fenditura di cui sopra diverrà esponenziale crepa strutturale, e la diga franerà con inondazione di liquami cadaverici di proporzioni non ancora calcolabili. Ma proviamo a procedere con ordine con la nostra Meditatio Mortis…