Maurizio Tesei su Il contagio

Quattro chiacchiere con uno dei protagonisti del film di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini
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In occasione dell’uscita in sala di Il contagio tratto dall’omonimo romanzo di Walter Siti e diretto da Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Maurizio Tesei, che nel film interpreta Mauro, uno dei protagonisti assieme a Vincenzo Salemme, Vinicio Marchioni e Anna Foglietta. «Nuccio Siano, che mi ha provinato ben 9 anni fa per lo spettacolo teatrale da Il contagio, nonostante la mia disponibilità a cedere il posto per la trasposizione cinematografica a qualcuno di maggior spessore, mi ha risposto: “Mauro si’ ttu!”». E così Tesei, dopo aver portato in giro lo spettacolo teatrale per diversi anni (circa 3) in tanti capoluoghi d’Italia, approda sul set del film. «Ovviamente, la trasposizione non ha permesso l’assoluta fedeltà al romanzo, suscitando anche polemiche e irritazioni. Ma è anche giusto che questo avvenga. Comprendo i lettori che hanno avuto questa reazione, ma come sostiene lo stesso Siti, rendere un suo libro un film è impossibile. Ed è vero! La penna di Siti è talmente complessa, articolata, che nel suo racconto o riesci a entrarci oppure sei tagliato fuori del tutto. E questa è una caratteristica che Botrugno e Coluccini recuperano in fase di riprese. Non si può uscire dalla sala dopo aver visto un loro film e definirlo “carino”. È  come affermare di non averci capito nulla. Come per Siti, o è bianco o è nero. Ricordo ancora quando iniziai a leggere il romanzo per il provino per lo spettacolo teatrale: c’erano sere in cui riuscivo a leggere non più di tre righe. Quello di Siti è un mondo molto difficile da penetrare, ma una volta dentro non vuoi uscirne più».

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Il contagio si svolge in un condominio di borgata, dove s’intrecciano le vite di diversi personaggi tra i quali Marcello, un ex culturista cocainomane sposato con Chiara ma da tempo in rapporto intimo con lo scrittore Walter, e Mauro che spaccia droga ma mira a un’ escalation sociale mentre il rapporto con la moglie Simona si va deteriorando. «Lo reputo un film capace di anticipare tutto, e che se soltanto fosse uscito prima di altri titoli legati al genere avrebbe affrontato uno spaccato di Roma, purtroppo esistente, senza temere rivali». Il film è stato presentato alle Giornate degli Autori, in occasione della recentre 74 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – Biennale di Venezia, suscitando sin da subito clamore. «Ha diviso critica e pubblico – spiega Tesei – e ha certamente suscitato tanta curiosità. L’uscita in sala sarà la prova del nove. Vedremo la reazione del pubblico quale sarà». Il Contagio è distribuito da Notorious Pictures e prodotto da Kimerafilm, RaiCinema e Gekon Production