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Renzo Montagnani. Un uomo libero

Autore:
Domenico Palattella
Editore:
Dellisanti

Il nostro giudizio

Pochi attori possono dire di aver avuto una vita che corrispondesse a quella dei personaggi che hanno interpretato sullo schermo, pochissimi. Tra loro sicuramente non figura Renzo Montagnani, attore drammatico, di grande gavetta teatrale, che però ha raggiunto la fama e viene ricordato soprattutto per le numerose commedie erotiche soft di cui è stato protagonista. Ma la sua vita è stata ben diversa da quelle dei personaggi ambigui e un po’ grossolani da lui interpretati: un matrimonio felice che però viene turbato dalla nascita di un figlio gravemente malato che costituirà una condanna di tristezza a vita per il nostro, una carriera cinematografica cominciata quasi per caso, moltissime scorpacciate e soprattutto bevute fatte un po’ per stare con gli amici ma soprattutto per dimenticare quell’evento drammatico della malattia grave del figlio. Domenico Palattella, giornalista e critico cinematografico,  si è lasciato rapire dalla storia della vita di questo singolare artista e, coadiuvato da critici (uno fra tutti Marco Giusti, autore della prefazione) e attori, ma anche persone esterne al mondo dello spettacolo, le cui vite si erano però in qualche modo incrociate con quella di Montagnani, ci ha reso un ritratto dell’attore tanto magico quanto reale. Renzo Montagnani: un personaggio che sicuramente è destinato a rimanere nella memoria collettiva, un uomo con una vita incredibile, che è partito come attore di teatro ed è poi arrivato al successo cinematografico, con un percorso costellato di successi, ma anche di sconfitte, che lo hanno portato ad essere quello che oggi tutti ricordiamo.

Palattella, da autentico fan ed estimatore dell’artista vuole far luce su alcune ombre che sono rimaste nella narrazione della sua vita, soprattutto in merito ad una sorta di vergogna provata dallo stesso per il fatto di aver continuato ad accettare per più di un decennio ruoli di spicco in film boccacceschi mentre lui, rimasto praticamente solo in quanto la moglie inglese trascorreva in patria la maggior parte del tempo per curare il figlio gravemente malato, vedeva in essi non solo la possibilità di fama e riscatto ma anche di guadagni elevati per mantenere un tenore di vita agiato e soprattutto pagare le esose spese mediche per lo sfortunato figlio. Prima di farsi prendere dal racconto, Palattella mostra tutta la sua vicinanza affettiva all’attore, che si rivela nel narrare non solo la sua storia artistica ma anche alcuni degli episodi più particolari che hanno caratterizzato la sua vita e che sono comunque un tutt’uno con il profilo più squisitamente cinematografico. Un ottimo trucco narrativo per far conoscere il protagonista ancora meglio è stato quello di dare voce ad altri critici ciascuno dei quali ne ha messo in risalto un determinato aspetto, tutti concordi però nel definire Renzo Montagnani un grande attore a tutto tondo, spesso sottovalutato o etichettato come attore di commedie sexy (genere che comunque è in corso di rivalutazione); tra essi spicca sicuramente quello di Samuele Socci, scrittore toscano e grande estimatore di Montagnani, che ce ne rivela in maniera unica e appassionata i tratti che lo rendevano un toscano vero, al di la’ dei suoi natali piemontesi.

Molto interessante anche la scelta di mostrare tante foto significative della vita di Renzo: Il lettore non fa certo fatica a emozionarsi davanti ad un protagonista della scena italiana che ha dato parecchio a padri e figli e che appassiona ancora oggi. Forse l’unico difetto del libro è il fatto che la narrazione non segue una linea retta, ma si muove con sbalzi cronologici; in effetti, concentrandosi molto sui particolari e sulle rivelazioni di tanti amici e conoscenti , alla fine questo stratagemma rende il quadro finale molto reale. Un’ interessante biografia con annessi diversi aneddoti. Non solo sul cinema, ma anche sui diversi lavori che l’attore ha svolto in teatro e in TV , sulla sua carriera vista a 360 gradi e sul sodalizio con alcuni colleghi, primo fra tutti Lino Banfi, che compare in diverse pagine., e poi la sua storica partner di tanti film, Edvige Fenech. Tutte le voci in campo,  soprattutto grazie alla funzione superlativa del curatore Domenico Palatella, sono state abili nel mostrare al lettore sprazzi di vita di un gigante come Montagnani e nel renderlo ancora vivo, come se fosse ancora in mezzo a noi. Una biografia  non convenzionale che rende sicuramente giustizia al grande Renzo Montagnani e che consiglio assolutamente a tutti gli estimatori, di lui e delle sue numerosissimi pellicole che a rivederle oggi ci rivelano uno spessore ed un realismo che forse all’epoca delle loro uscite non era stato percepito.