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Pandemonium – Neo Decameron

Autore:
AA. VV.
Editore:
Lethal Books

Il nostro giudizio

Con il tempismo di un instant book, in periodo di pandemia piomba nelle mani dei lettori Pandemonium – Neo Decameron, un’antologia curata da Cristiano Saccoccia in omaggio al classico boccaccesco che vede un gruppo di persone rinchiudersi al sicuro proprio durante un’epidemia, raccontandosi storie per passare il tempo. L’antologia è composta da una line-up di tutto rispetto, i nomi vanno da autori conosciuti sulla scena del fantastico italiano come Francesco Corigliano (vincitore del premio Hypnos) e Alessandro Manzetti (vincitore del premio Bram Stoker) qui sotto pseudonimo fino a un mostro sacro dell’horror come Paolo Di Orazio, padre della storica Splatter, forse la rivista più importante del genere in Italia.

Il livello dell’antologia è alto, davvero niente da dire, quel che manca è proprio il fastidio della qualità altalenante tipica delle antologie che, vuoi per far numero vuoi perché centrarli proprio tutti è un’impresa improba, presentano sempre racconti buoni e racconti che si potrebbero benissimo saltare. Pandemonium – Neo Decameron fa eccezione:  tutti i racconti ma proprio tutti sono solidi sia a livello stilistico sia come costruzione, sono sostanziosi e intrattengono in maniera diretta e senza fronzoli, in pieno stile Lethal Books. La varietà non manca, passiamo dal weird alla fantascienza, ma il senso di unità è forte: uno stile trasversale al servizio di una narrazione a tinte forti che non si tira mai indietro ponendosi in maniera diretta e frontale con il lettore è la cifra di tutti i racconti dell’antologia nel segno di una poetica del narrare sul muso, senza mai lesinare sangue, provocazioni e volgarità.

Eppure non manca senso di armonia in questo, non c’è quel compiacimento bambinesco di chi parla sboccato per il gusto della coprolalia fine a sé stessa, quanto piuttosto la voglia di servire un piatto sostanzioso, di quelli che la sera ti rimangono pure un po’ pesanti ma che non ti lasciano con la voglia di andare a farti una pizza dopo esserti alzato da tavola. La narrativa di genere in Italia è vitale, la scena magari è piccola ma se questo è il livello degli autori non stiamo messi male, c’è la voglia di far bene e ci sono le capacità per farlo. Purtroppo manca solo il pubblico, ma questa è una considerazione che nulla toglie a Pandemonium – Neo Decameron.