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Mio fratello Carlo

Autore:
Enrico Vanzina
Editore:
HarperCollins

Il nostro giudizio

Il dolore per la perdita di una persona cara può lasciarci senza fiato. Quello per un fratello può lasciarci muti. L’intensità del lutto può indurci a non esprimerci, a non comunicare quello che proviamo. Ma se riusciamo ad aprire il nostro cuore, è possibile dire parole che non siano banali. Enrico Vanzina, che ha perso suo fratello minore Carlo l’8 luglio 2018, ci è riuscito con questo libro. Un libro pieno di sole, di luce, di bianco. Come il bianco di Carlo, nei suoi mesi in clinica, delle lenzuola, dei vestiti, del suo volto, dei suoi capelli. Come la luce che veniva dai suoi occhi. Enrico ci racconta questa luce, con una misura davvero rara. Ha scritto un libro asciutto, che sembra non raccontare molto, a prima vista, ma che poi rivela piano piano la sua straordinaria densità. Non è un libro sulla vita Carlo, come non è un libro sulla vita di Enrico. Vi si raccontano gli ultimi mesi di vita del regista senza eccedere nei racconti del passato, che pure poteva essere un ricco tesoro di storie e di aneddoti. Ma è giusto così.

Qui si raccontano le difficoltà, i dolori, la sofferenza. La rabbia, lo spaesamento. Le tribolazioni, i problemi pratici ed economici. Le angosce. Ma anche la forza della speranza, della fratellanza, dell’amicizia, la potenza della nostra volontà. Si parla anche di fede, molto discretamente, con enorme rispetto di chi la fede non l’ha. Soffermandosi sulla fine della vita di Carlo, il fratello riesce ad illuminare tutta la sua vita precedente, riuscendo a darci di lui come persona una visione più precisa e viva. E, nonostante si tenga in disparte, le parole del libro ci suggeriscono anche un ritratto di Enrico e della sua sensibilità. Da tempo conoscevamo il talento di Enrico Vanzina come romanziere, citiamo solamente l’ultimo Una sera a Roma, ma con questo libro l’autore ci sorprende con un memoir emozionante e sincero. Questo testo così intimo racconta una storia che è stata eccezionale, concretizzata in sessantanni di vita insieme e in più di quarantanni di lavoro ininterrotto, ogni giorno. Ma questo libro racconta anche una storia universale, ancor di più in quanto è narrata con levità e pulizia, senza dire troppo. E così Mio fratello Carlo, dicendo apparentemente poco, riesce a dire tutto.