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Manuale di sopravvivenza per esseri umani che si sentono alieni

Autore:
Matteo Gracis
Editore:
Do it human Editori

Il nostro giudizio

«Ah, devo dirti una cosa importante: questo libro puoi leggerlo come vuoi, anche dal centro o dal capitolo che più ti ispira. Non ha un inizio né una fine, non ha un indice da seguire alla lettera tantomeno una narrazione che segue l’ordine delle pagine. Se preferisci sfogliarlo e fermarti a caso in un punto, puoi farlo. Sentiti libero e gioca con lui. Senza regole»: lo scrittore e giornalista indipendente Matteo Gracis presenta con queste parole il suo terzo libro “Manuale di sopravvivenza per esseri umani che si sentono alieni”. Nell’opera sono contenute le riflessioni sull’uomo e la società di un pensatore anticonformista che ha fatto dell’esercizio del libero arbitrio la sua raison d’être; egli è purtroppo convinto che tale concetto sia stato un tantino dimenticato nel mondo odierno, e ha quindi deciso di offrire un testo che possa rendere i lettori consapevoli di questo prezioso dono. Un altro punto fondamentale della sua dissertazione è l’importanza del dubbio: è proprio attraverso la messa in discussione che si arriva alla verità, ed è nostro dovere esercitare il pensiero critico e porci domande continue, che ci possano allontanare da chi vuole manipolare, guidare e anestetizzare le nostre menti. Matteo Gracis è crudo, diretto e a volte sarcastico quando parla della privazione delle nostre libertà in questa società sempre più orientata al controllo; d’altro canto egli è anche positivo che la consapevolezza si stia facendo strada – «Io ho l’impressione che sempre più persone stiano alzando la testa e si sentano “difetti di fabbricazione”. O per lo meno, inizino a manifestare insofferenza per quella che la massa considera “una vita normale”. Certo, la maggior parte delle persone, comunque, continua a morire a 25 anni e non è sepolta fino ai 75». L’autore prende in esame, ad esempio, il giornalismo in Italia, che si è ormai trasformato in pura e semplice propaganda e quindi non pone dubbi, non invita alla riflessione – «Viviamo in un Paese che si trova al 58esimo posto nella classifica sulla libertà di stampa nel mondo»; egli, da giornalista indipendente e libero da ogni costrizione ideologica, crede che il vero giornalismo non debba tentare di convincere ma, anzi, debba portare a dubitare. È per questo motivo che verso la fine del 2020, in piena pandemia, insieme ad alcuni colleghi ha dato vita al giornale online L’Indipendente, il cui slogan è «Informazione senza padroni»: non vi sono pubblicità né affiliazioni con partiti politici perché questo interessante progetto si sostiene esclusivamente grazie ai suoi abbonati.