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I due volti del terrore. La narrativa horror sul grande schermo

Autore:
Michele Tetro, Roberto Azzara
Editore:
Odoya

Il nostro giudizio

Quante volte abbiamo sentito dire la frase “È più bello il libro”? Migliaia forse? Affermazione un po’ snob e anche probabilmente inutile. Certo è che sono innumerevoli le volte che abbiamo confrontato un film con la sua versione letteraria arrivando a conclusioni differenti ogni volta. Sempre che lo si sia letto, quel libro… In I due volti del terrore. La narrativa horror sul grande schermo Michele Tetro e Roberto Azzara hanno raccolto quasi quattrocento schede di pellicole horror e episodi di serie TV tratti da romanzi o racconti più o meno conosciuti, per mettere nero su bianco una volta per tutte le analogie, le differenze, le assonanze o le discrasie di tono e di atmosfera tra la fonte letteraria e l’adattamento filmico. Già i termini usati per indicare i film che hanno fonti cartacee sono significativi della percezione di questo cinema come qualcosa di meno: adattamento, riduzione (il libro è più di un film). Il film è tratto dal libro, il libro è trasposto in film, si tratta insomma di una sorta di traduzione.

E la traduzione non è sempre tradimento? Ma non è forse totalmente sbagliato confrontare un libro con un film e viceversa, per sapere “qual è il migliore”? Al di là di tutti questi quesiti, c’è una certezza: grazie a questo libro potremo con gioia entrare nella fabbrica narrativa del cinema e quasi quattrocento volte sperimentare come siano innumerevoli le possibilità di ricostruire, ricreare, insomma rinarrare una storia già narrata. E che il piacere forse, è proprio in queste differenze e nell’iterazione di una storia che ritorna sotto un’altra forma. Michele Tetro è garanzia di passione, precisione e di una conoscenza approfondita del cinema e della letteratura fantastica. Autore di molti libri interessanti tra cui il monumentale Robert E. Howard e gli eroi dalla Valle oscura e il più recente Dove soffiano i venti propizi. Esploratori, «trappers», cacciatori di pelli e cercatori d’oro nel Nuovo Mondo, aveva già esplorato la questione dei libri che diventano film nel volume Mondi paralleli – Storie di fantascienza dal libro al film scritto insieme a Gianfilippo Pizzo e Roberto Chiavini.

Ma il compagno di strada di Tetro, Roberto Azzara, non è da meno, avendo pubblicato nel 2018 un saggio pregevole come La fantascienza cinematografica. La seconda età dell’oro (ovvero gli anni che vanno dalla fine dei ‘70 alla fine degli ‘80). Il corposo libro della Odoya, negli ultimi anni attentissima ad indagare i generi cinematografici e letterari sui quali ha pubblicato molti volumi spesso davvero ottimi, funziona sia da campionario dei film più importanti, sia da catalogo dei grandi romanzi dell’orrore. Certo, King la fa da padrone ma se pensate che ci sia solo lui vi sbagliate di grosso! Sono moltissimi i grandi autori che hanno avuto almeno una trasposizione importante e che questo libro ci fa venir voglia di recuperare. E soprattutto ci fa perdere nei labirinti di storie che si biforcano, personaggi che si aggiungono o si perdono, dialoghi identici o rivisti, finali mutati, atmosfere che cambiano o si intensificano. Insomma, un libro che aumenta il piacere della visione e della lettura.