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Dario Argento e la televisione

Autore:
Marco Chiani
Editore:
Profondo Rosso

Il nostro giudizio

Che Dario Argento, maestro indiscusso del thrilling e dell’horror made in Italy, abbia rivoluzionato l’intero mondo dell’entertainment è cosa nota. Ma con tale affermazione non vogliamo ribadire, un ormai innumerevoli volte tracciato, profilo del regista cinematografico del quale ad oggi sappiamo tutto e anche oltre. Con l’incipit di cui sopra infatti intendiamo che, oltre ovviamente al grande schermo, Argento non ha perso occasione nel corso della sua lunga e prolifica carriera, per irrompere anche nel panorama editoriale, nel teatro e, cosa nota ma, ahìnoi, meno considerata da critica e pubblico, in TV. E proprio sulla figura esile del maestro del terrore protagonista del piccolo schermo si concentra il volume di Marco Chiani, edito da Profondo Rosso, Dario Argento e la televisione. Quella alla quale si presta l’autore del libro, infatti, è una filmografia “altra” del regista e, contrariamente a quella destinata alla sala, di rara coerenza e nella quale lo stesso ricopre duplici ruoli: conduttore, presentatore, ovviamente regista e anche attore. Chi non lo ricorda interpretare alcuni spot famosissimi? Ma il mass media, d’altronde, è ricorrente anche nello stesso cinema argentiano: analisi che non sfugge a Chiani, profondo conoscitore e studioso della materia. E ovviamente, vengono passati in rassegna i pionieristici telefilm La porta sul buio, e ancora Gli incubi di Dario Argento e Turno di notte, due serie queste ultime entrambe frutto della collaborazione tra il regista ed Enzo Tortora per Giallo – La tua impronta del venerdì. E ancora la parentesi americana targata Masters of Horror, il meno fortunato Ti piace Hitchcock? sino al più recente ritorno 100 pallottole d’Argento. A corredare il primo vero volume che prende in analisi l’intera carriera televisiva del maestro del terrore anche interviste esclusive allo stesso e ai suoi amici e collaboratori Luigi Cozzi e Lamberto Bava. 200 pagine che mozzano il fiato e che vi terranno inchiodati alla sedia, come da tradizione in casa Argento.