Intervista a Rachel B. Glaser

Artista poliedrica e autrice del volume di racconti surreali "Piscio sull'acqua"
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Poetessa, scrittrice e pittrice, Rachel B. Glaser è un’artista poliedrica, in grado di padroneggiare diversi mezzi espressivi con risultati sorprendenti. “Piscio sull’acqua” è il titolo del suo ultimo lavoro pubblicato in Italia da Carbonio Editore, è una raccolta di racconti surreali la cui cifra è una sperimentazione continua e spiazzante, con l’obiettivo di una sistematica rottura degli schemi.

Piscio sull’acqua è una raccolta di racconti, una forma di narrazione che, almeno in Italia, fa più fatica a vendere rispetto ai romanzi, godendo di un riscontro inferiore da parte dei lettori, un trend che sta fortunatamente cambiando negli ultimi anni. In qualità di scrittrice, cosa pensi del potenziale dei racconti? Cosa caratterizza la short story rispetto alle altre forme di narrazione?

Un racconto può essere letto in una sola volta, il che gli conferisce un potere speciale. Lo scrittore può sperimentare un nuovo stile senza doverlo mantenere per duecento pagine. Io credo che i racconti a volte possano essere più stimolanti perché non hanno spazio per le parti meno interessanti. I dettagli più essenziali rimangono, il resto viene tagliato fuori. L’impatto dei racconti può rivelarsi sorprendente. L’esperienza è singolare, direi magica.

I tuoi racconti spaziano dalla fantascienza pura al surrealismo. Sei d’accordo con questa definizione o ne useresti un’altra? Diversi scrittori, per esempio Ian McEwan ma in una certa misura anche Kazuo Ishiguro, scrivono storie con una componente fantastica ma provano a dissimularla, quasi fosse qualcosa di sbagliato. Qual è la tua posizione? Cos’ha da darci la letteratura fantastica?

Ho sempre pensato che i racconti di Piscio sull’acqua fossero “sperimentali” per trama, ritmo o ambientazione. Raccontano certamente momenti surreali, e posso capire che alcune delle mie scelte riguardo a cosa descrivere e come descriverlo sono in qualche modo surreali. Nascondere la stranezza è una strategia interessante. Quando stavo scrivendo Le due Ellen, uno dei racconti di Piscio sull’acqua, ho voluto provare a scriverlo come se si trattasse di un servizio per il New Yorker . Se all’inizio può sembrare più convenzionale, credo che questo stile possa rendere i plot twist più sorprendenti. La letteratura fantastica dà alla nostra immaginazione nuovi spazi da solcare. Rende diversa la nostra visione del mondo, ci regala una fuga e ci rende tutti più curiosi.

 La tua scrittura spinge parecchio verso il cambiamento, se non direttamente la distruzione, degli equilibri fra trama e stile nel racconto. Vorresti approfondire?

Quando stavo scrivendo i racconti di Piscio sull’acqua ero interessata a come a volte lo stile sostituisce la trama. Ho capito che una buona costruzione della tensione che si risolve in una vittoria può rendere una storia avvincente più della  trama. Concetti come questo mi hanno aiutato a sperimentare e ho creato storie diverse da quelle che avevo letto fino ad allora. Ho continuato a ricordare a me stessa: “Posso fare tutto, ho la libertà totale!”

Dai videogame a Youtube, la tecnologia ha aperto un mondo ai narratori. Come vedi il futuro dei narratori, specialmente quelli meno convenzionali come te?

Negli ultimi vent’anni, la narrativa meno convenzionale in televisione, nei film e nei libri è diventata più comune, aprendo le menti dei lettori e degli spettatori. Youtube e i social media anno cambiato il nostro modo di ciò che ritenevamo arte, notizie e comunicazione. Per l’arte di narrare, in futuro, vedo un potenziale illimitato, anche se so che il numero di chi legge libri sta calando e calerà ancora.

Sei un’artista versatile, e ti occupi anche di arti visive. C’è un filo comune che attraversa tutte le manifestazioni della tua creatività?

Credo di sì, anche se non ho mai provato a esprimerlo con le parole. Credo abbia a che fare con la meraviglia. Provo a creare qualcosa di accattivante e al tempo stesso ingannevole. Invito tutti gli artisti a provare diversi mezzi espressivi. Ogni progetto è un viaggio che ti porta in una nuova direzione.