Il trailer di Babadook censurato dalla Rai

Marketing strategico o vera inquisizione?
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Chiediamo aiuto al paladino-prezzemolino della Rai: Beppe Fiorello. Beppe, ascoltaci: sostieni e promuovi il trailer di Babadook censurato dalla Rai, magari con una di quelle fiction come solo tu sai fare!

Come molti di voi già sapranno, il trailer del film di Jennifer Kent (nelle sale dal 15 luglio) doveva essere proiettato durante lo spazio pubblicitario del Gran Premio di Silverstone di Formula 1 domenica 5 luglio, ma la Rai ha voluto ritirarlo dalla programmazione, nonostante il visto censura catalogasse l’horror come “film per tutti”.

Per chi di voi ha già visto il trailer in questione, sarà facile convenire che non c’è nulla di scabroso: non contiene scene forti ma bisogna ammettere che trasmette molto bene il senso di ansia, angoscia e tensione psicologica che permea tutta la pellicola. Le motivazioni di questa censura rimangono avvolte nel mistero, tanto più che è uno dei rarissimi casi di censura pubblicitaria dopo decenni, episodio rimasto tra l’altro senza alcuna dichiarazione ufficiale da parte degli uffici di via Mazzini, mentre invece si dice molto dispiaciuto dell’accaduto Ernesto GrassiHead of Theatrical Distribution di Koch Media che distribuisce il film in Italia: «Siamo molto sorpresi e dispiaciuti della decisione presa dalla Rai. Per noi la messa in onda dello spot durante il Gran Premio era strategicamente molto rilevante nell’ambito della campagna di lancio del film. La decisione è stata presa nonostante lo spot fosse libero per tutti come da visto di censura numero 109844 e non posizionato in fascia protetta».

Insomma, nonostante la Rai ci costringa a pagare un canone salato per vedere contenuti davvero horrorifici (non entriamo nello specifico delle serie tv e dei format televisivi da pelle d’oca) la censura ha deciso di bloccare un trailer per nulla scomodo: che sia una delle solite strategie di marketing per cui (parafrasando i discorsi di Alessandro Manzoni sulla censura) ben venga la censura per spingere e promuovere la curiosità verso i contenuti validi? Vedremo! Intanto beccatevi il trailer della discordia e giudicate voi quanta voglia vi faccia venire di andare al cinema…