Il prologo di Chi sei?

Finalmente svelato il mistero...
Featured Image

Le scoperte sono spesso figlie del caso, della fortuna, più che di ricerche meditate. Sfogliando un book  contenente un’antologia dei migliori scatti dei fotografi che hanno lavorato per Playboy, Manlio Gomarasca si è imbattuto in un’immagine che per i più potrebbe al massimo rappresentare qualcosa di suggestivo. Ma che a noi, invece, ha spalancato la porta di un mistero che da anni ci sfidava ad essere risolto. Senza speranza, se non per un intervento della sorte come questo. La foto rivelatrice appartiene ad Alexas Urba, un lituano, emigrato a Chicago nel 1944. Dal 1965 al 1978, Urba fece parte dello staff di Playboy, oltre ad essere il fotografo personale di Hugh Hefner. Il mondo dell’occulto e il surrealismo erano le due passioni di questo artista dell’obiettivo, che nel maggio del 1974 trovò il modo di mescolarle firmando un servizio per Playboy Usa dal titolo The Devil and the Flesh. Ed è appunto dagli scatti di questo photoshoot che proviene la preziosa reliquia iconografica.

Si intitola Black Mass e raffigura una donna nuda stesa ai piedi di alcuni satanisti porporati. Urba usò le candele che attorniano la vittima femminile dell’olocausto diabolico come uniche fonti luminose del set (squilla il primo campanello). E rappresentò la donna nell’atto di stringere le basi di due candelabri, a  destra e a sinistra delle sue spalle. Lo squillio diventa così, se vogliamo restare in tema, l’urlo di un banshee. Ecco da dove proviene il prologo di Chi sei?, tale e quale. Ecco finalmente spiegate le enigmatiche basi di candelabri che la donna nuda stesa nel pentacolo sotto gli occhi di Juliet Mills afferra in quella scena sulla quale tanto si è fantasticato. La compatibilità tra i tempi è perfetta: il servizio esce su Playboy proprio quando Assonitis e amici si apprestano a girare il film, nel maggio-giugno del 1974 – la prima italiana sarà ad ottobre di quell’anno. Oltretutto, è molto interessante che Roberto D’Ettorre Piazzoli che fu l’artefice materiale del prologo di Chi sei?, insieme all’effettista Wally Gentleman, abbia sfruttato per la scena la sola luce delle candele, esattamente come aveva fatto Urba.