I paranoidi

Un cortometraggio di Matteo Mercanti e Camillo Brena con protagonisti due vecchie rocce del bis italiano: Fabio Testi e Enzo G. Castellari

Su Nocturno non abbiamo mai toccato o recensito corti, se non per fare dei biechi favori a qualche amico. Stavolta è diverso. Vale il principio dell’ubi maior… Il corto in questione si intitola I paranoidi, dura 28’ e 57’’, è stato codiretto da Matteo Mercanti e Camillo Brena – veronesi – e ha come interpreti Fabio Testi ed Enzo G. Castellari. «Ecco qua il maior, la forza maggiore» si penserà «Testi e Castellari danno diritto per forza a uno spazio, a una recensione». Ma se è per questo, nei Paranoidi viene anche mostrato anche il numero 66 della nostra rivista, il dossier Il punto G – più per caso che per scelta, mi spiega Matteo Mercanti. È come se il giornale si fosse materializzato sul set. Voleva e doveva essere lì, insieme al vecchio maresciallo Nicola Palmieri del Grande racket e al suo regista. Però farei un enorme torto allo spirito e all’arte se dicessi che il corto merita soltanto per Castellari e Testi, che sono l’adescamento in più, la salsa che rende ancora più commestibile un di per sé già delizioso manicaretto. Trama: Fabio Testi è un malato mentale, uno schizofrenico, un paranoico che un giorno smarrisce la pillola che gli consente di vivere al di qua della grande linea di demarcazione che differenzia il mondo dei normali dall’altro mondo.

Istrionicamente, si improvvisa barbiere e tra i suoi clienti capita Enzo Castellari, il quale, per una ragione o per l’altra, non riesce a farsi servire di pettine, rasoio e forbice. In una seconda parte del corto, più scura e meditativa, Testi riflette su se stesso, ha barlumi di un passato che è il suo vero passato di attore. Una donna incontrata per strada, Maria Veljc, sembrerebbe l’unica possibilità di un rientro nella ragione. Il registro è surreale, grottesco, ma molto controllato. E Fabio Testi appare di una bravura stupefacente – cosa che noi avevamo sempre saputo, ma adesso sarà chiaro anche agli altri. La verità è che il genio della follia bacia sia il contenuto sia il contenitore; e il tocco, la tecnica e il rito dei Paranoidi sono da prendersi in serissima considerazione e da augurarsi che vengano applicati anche a un lungometraggio, che, a quanto dice Mercanti, sarebbe nell’aria, sempre con Testi con leading role. Su Youtube è possibile intanto vedere il trailer dei Paranoidi, nell’attesa che l’intero corto diventi disponibile al grande pubblico.