I film horror nuovi da vedere in sala a marzo

Le uscite da non perdere, tra titoli horror e sci-fi made in Italy
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Nonostante sia molto difficile andare al cinema in questo periodo in cui aleggia un clima che ricorda tanto quello della pellicola La città verrà distrutta all’alba, anche noi nocturniani, che tutto sommato ci troviamo a nostro agio nella misantropia domestica ricca di spunti, speriamo in un marzo più sereno, in cui si possa uscire per rintanarsi nel buio delle sale cinematografiche. Anche perché nel mese in questione si apprestano ad uscire succulente novità horror e sci-fi, anche nostrane. Ecco dunque la nostra selezione dei film horror nuovi, in uscita in sala nel mese di marzo.

1. L’uomo invisibile

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I grandi classici non tramontano mai, anche a oltre novant’anni di distanza. E quando un classico rimane tale, nonostante le ragnatele del tempo, perché non raccontarlo ancora e ancora? Magari con una bel restiling 3.0 infarcito di effettoni in CGI e una bel pastone fragrante di azione, horror e humour di scolo. E così, dopo la zoppicante rinfrescata al mito dell’immortale Dr.Jekill and Mr. Hyde e l’imbarazzante rispolverata agli ormai putridi sarcofagi di The Mummy, la cara vecchia Universal prosegue imperterrita nel dubbiosissimo progetto di resurrezione del suo brillante serraglio di mostri cinematografici, confezionando un attesissimo quanto opinabile reboot del fighissimo The Invisible Man, capolavoro letterario di quel geniaccio di H.G. Welles già consegnato alla storia della settima arte con l’intramontabile adattamento del 1933 firmato dal mitico James Whale. Un classico che, nonostante numerosi sequel più o meno ufficiali e una personalissima rivisitazione da parte di quel marpione di John Carpenter a inizio anni ‘90, finora si era tenuto ben lontano dalle trituranti fauci del nuovo millennio. Escludiamo ovviamente il sodo e sbarellato culetto esibito da un immateriale Kevin Bacon in L’uomo senza ombra. Ma nulla può rimanere al sicuro per sempre, e così, chiamato al timone il fido Leigh Whannell – attore e produttore di ascendenza horror con all’attivo le modeste regie di Insidious 3 e Upgrade, oltre che un passato come fedelissimo della Saw saga – ci si prepara a seguire le peripezie della bella Elizabeth Moss intenta a digerire la recente scomparsa del maritino Oliver Jackson-Choen, forse morto o forse no, magari solo evaporato dalla materia visibile e intento a scorrazzare di qua e di là senza più il timore di essere visto. Inutile dire che la solfa sarà ben più sostanziosa di così, con l’immancabile e ormai iconica vestizione ad effetto speciale dell’invisibile ometto che, ieri come oggi, non mancherà certo di mandarci in brodo di giuggiole. Tutti al cinema, dunque, a partire dal 5 marzo, pronti a consegnare i nostri sudati guadagni alla mamma Universal solo ed esclusivamente sulla fiducia. E fidatevi che, visti i trascorsi, ce ne vorrà davvero tanta!

2. A Quiet Place –  Parte II

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Dopo gli esiti non troppo eccelsi del primo capitolo diretto e interpretato da John Krasinski, nonostante la già stuzzicante idea di un secondo round sbandierata ai quattro venti, la Paramount aveva scelto di mettere tutto sottovuoto per solcare nuovi e decisamente poco ridenti lidi. Nel frattempo era successo un po’ di tutto, con Krasinski chiamato a scegliere un degno successore dietro alla macchina da presa e che, alla fine, non trovando a suo dire nulla di meglio, ha deciso di tagliare la testa al toro e far nuovamente per conto proprio. Perciò, tra infiniti tira e molla e qualche dubbio residuo fra le scrivanie degli studios, grazie a un budget nettamente superiore rispetto ai quattro spiccioli con cui tutto aveva avuto inizio, A Quiet Place ha ufficialmente avuto un sequel. O meglio, un prequel. Cioè, tecnicamente è un sequel, ma narrativamente si tratta di un prequel degli avvenimenti del primo capitolo, cercando di far luce sull’origine della tremenda invasione dei letali esseri corti d’occhio ma fini d’orecchio che avevano costretto Krasinki, la mogliettina Emily Blunt, il figlioletto Noah Jupe e la sordomuta sorellina Millicent Simmonds a tenere a freno la lingua per cavarsela in un mondo silenzioso e devastato. Forse però, oltre alle già citate creature innominabili, qualcosa d’altro e di ben più pericoloso è in agguato dietro l’angolo, qualcosa di altrettanto innominabile e inimmaginabile. Sempre rimanendo ancorato alla forma di uno sci-fi a basso costo capace di conferire a tutta la baracca una suggestiva aria da falso indie, A Quiet Place Parte II promette molto, preoccupandosi saggiamente di non scoprire troppo presto le carte in tavola e rimandando quanto più possibile l’incontro con il babau di turno. Confidando che, a partire dal 16 marzo, gli amanti di brividi a buon mercato accorreranno a frotte nel buio della sala, zitti zitti, per non farsi sbranare da chi, affamato come un lupo dietro allo schermo, attende che le luci si spengano per darsi alla pazza gioia.

3. Creators: The Past

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Finalmente un po’ di sana fantascienza Made in Italy. Girato da Piergiuseppe Zaia, Creators: The Past è ambientato alla fine del 2012, quando nell’Universo sta per avvenire un insolito allineamento galattico che causa un’eclissi totale sul pianeta Terra con conseguenze avverse e pericolose. Otto Dei governano e dirigono l’universo: sono i Creators. In un’epoca lontana, essi forgiarono uno strumento che avrebbe custodito il sapere divino della creazione: la Lens; otto Lens per otto Creatori. Ognuno di loro diede vita ad un sistema stellare, racchiudendone i segreti e la chiave della sua essenza all’interno della Lens stessa. A distanza di anni alcuni pianeti e le loro creature cominciarono ad uscire dal disegno divino a cui erano predestinati. Ora è tempo per il Concilio Galattico di riunirsi e decidere le sorti dei cieli ma serve il potere di tutte le Lens per governare l’universo e le sue leggi. Il nostro pianeta sta andando alla deriva e il Reggente della Terra non volendosi conformare agli obiettivi del Concilio non si presenta all’appello e nasconde la Lens nella dimensione umana. Questo scatenerà una corsa contro il tempo in una battaglia galattica all’ultimo sangue tra chi auspica il ritorno all’ordine stabilito dai Creators e chi, invece, vuole costituire un ordine nuovo.

4. The Boy 2 – La maledizione di Brahms

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Sequel del film del 2016, sempre diretto da William Brent Bell, The Boy 2 si fa attendere da un pezzo rimandando più volte la sua uscita in sala. Nel cast troviamo Katie Holmes, Owain Yeoman, Ralph Ineson e Christopher Convery. La giovane coppia formata da Liza (Katie Holmes) e Sean (Owain Yeoman) assieme al figlio, il piccolo Jude (Christopher Convery), si trasferisce nei pressi della tenuta Heelshire Mansion, inconsapevole della sua terrificante storia. Un giorno mentre stanno visitando la dimora, il bambino sente una voce nel bosco dove si addentra e scavando nel terreno dissotterra una sinistra bambola di nome Brahms. Ma Liza inizia a notare che l’incontro con Brahms ha cambiato molto il figlio, che manifesta strani e violenti comportamenti…

5. In the Trap – Nella trappola

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L’isolamento domestico, forzato o meno, all’interno delle apparentemente sicure mura domestiche è un argomento decisamente attuale. Una strategia adottata anche dal buon Jemie Paul in In the Trap, qui nelle vesti un misantropissimo correttore di bozze che, così come ben illustra il titolo del film di cui è protagonista, si trova letteralmente intrappolato nel proprio appartamento da oltre due annetti. Ma non per sua esclusiva volontà, sia ben chiaro. Semplicemente perché, a impedirgli di andare a comprare pane e sigarette dal droghiere sotto casa, altri non vi è che un’inquietante presenza demoniaca alquanto affezionata alla vita domestica e non particolarmente incline a sortite serali da apericena. Alessio Liguori tenta dunque di cavalcare a spron battuto il timido recente revival di genere tricolore inaugurato dal The End? Di Misischia e ipotecato dal The Nest di De Feo con un possession movie in lingua inglese a cast misto, un prodotto che, almeno all’apparenza, sembra adagiarsi su di un materasso ormai ben rodato ma pronto sempre e comunque a regalarci ottime sorprese. Non resta dunque che aspettare il 26 marzo per saggiare coi nostri occhi la bontà o meno di questo coraggioso progetto, concepito all’ombra dell’inno di Mameli ma già pronto a diffondersi come un virus sugli schermi di tutto il mondo.