Here and Now

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Sembra promettere bene Here and Now, la serie in onda su Sky Atlantic da martedì 27 febbraio. La regia è di Alan Ball, che firmò American Beauty. Gli attori principali sono Holly Hunter e Tim Robbins. Anche questa volta è centrale il ruolo della famiglia americana. I Bayer-Boatwright sono una famiglia americana liberale, anticonformista e multietnica, composta da padre, madre, tre figli adottivi di cui Duc (Raymond Lee) di origine vietnamita, Ramon (Daniel Zovatto) originario della Colombia, Ashley (Jerryca Hinton) liberiana e Kristen (Sosie Bacon), unica figlia biologica della coppia composta da Audrey (Hunter) e Greg (Robbins). Audrey è una ex psicanalista ora dedita alla conduzione di una associazione no profit, una donna dinamica, un po’ nevrotica e con la mania del controllo, specie verso i suoi figli. Uno di questi, Ramon, gay dichiarato, sembra soffrire di allucinazioni (oppure è qualcos’altro?) che si manifestano prepotentemente nel corso della festa dei 60 anni di suo padre Greg, occasione in cui la famiglia si riunisce al completo. Greg è invitato dalla moglie a tenere un discorso alla presenza di amici e familiari. Lui è un professore di filosofia che si mostra come un uomo affranto, disilluso e manifesta agli occhi di tutti lo sconforto e il disincanto per una vita dalla quale non si sente per nulla appagato. Si tratta soltanto di uno dei segnali evidenti che la famiglia Bayer-Boatwright non è perfetta, ma che, anzi, nonostante uno spirito di ampie vedute e l’anti-bigottismo che la contraddistingue, presenta profonde tensioni e inquietudini familiari sicuramente non meno critiche di quelle della classica famiglia “tradizionale” americana

A differenza di American Beauty, dove, in qualche modo, si partiva dalla legittimazione delle apparenze e dei canoni della famiglia tradizionale per giungere poi alla trasgressione di quegli stessi canoni, (vedi Kevin Spacy nelle vesti ribelli di Lester Burnham), in Here and Now le cose sono decisamente diverse. Alan Ball propone qui la rappresentazione della famiglia americana anticonvenzionale che segue dichiaratamente una condotta di vita improntata a una dimensione valoriale controcorrente e fuori dagli schemi tradizionali. Il problema è che si tratta di una dinamica non sempre funzionale alla complessità dei ruoli ricoperti dai personaggi della serie. Duc, Ashley e Kristen Bayer-Boatwright nascondono, ad esempio, tratti identitari molto diversi da quelli con i quali si sforzano di apparire e da questo punto di vista non può certo dirsi che le loro vite siano incentrate sulla trasparenza, l’apertura e l’emancipazione, ma piuttosto sulla frustrazione e sulla contraddizione esistenziale. Audrey è alle prese con una riunione studentesca nella quale predica dialogo ed empatia come carte vincenti per il rispetto e la comprensione fra persone di religione e cultura differente. A quanto sembra, però, non sempre comunicazione ed empatia funzionano al meglio, specie se esistono tensioni ed inclinazioni che minacciano pericolosamente l’equilibrio e l’armonia tra i membri stessi della sua famiglia

Greg Bayer-Boatwright (il personaggio più indovinato della serie), in particolare, è spesso in contrasto con la linea pedagogica “aggressiva” seguita da sua moglie. Nel corso di una sua lezione di filosofia esorta i suoi studenti a rifiutare le pratiche della riflessione e dell’empatia come modo di vincere le proprie paure e li invita invece all’azione, senza pensare troppo alle conseguenze. L’esperimento sociale della famiglia Bayer-Boatwright sembra avere delle lacune importanti proprio in chiave empatica. Allan Ball lascia in sospeso un aspetto sicuramente rilevante per il proseguo della serie, la questione delle allucinazioni di Ramon.  Secondo lo stesso Ramon queste non sono il frutto di una patologia mentale, ma di una visione mistica che coinvolge per qualche misteriosa connessione anche lo psicologo dal quale è in cura. La connessione interessa anche suo padre Greg che, nel finale di puntata, imbocca il bivio di una strada deserta. Le indicazioni del cartello stradale raffigurano in entrambe le direzioni una sequenza numerica. Si tratta della medesima sequenza (I I I I) della visione di Ramon. Misticismo o follia?