Giallo Berico: intervista ad Antonio Tentori

Incontriamo uno degli ospiti di Giallo Berico - Summer Edition
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Sei stato tra gli ospiti della prima edizione di Giallo Berico. Un tuo commento sulla 2 giorni veneta dedicata al giallo?

Sono stati due giorni intensi, molto interessanti e ricchi di ospiti e presentazioni di romanzi, saggi e film. A mio avviso è stata un’edizione particolarmente curata in ogni suo aspetto e quindi meritevole di essere replicata adesso.

Da scrittore, critico e sceneggiatore, come consideri la commistione, ideata da Shatter Edizioni, tra cronaca e finzione?

Mi sembra una fusione indovinata, in quanto entrambe le dimensioni hanno un proprio spazio preciso ma con un discorso che, a volte, può diventare trasversale.

Sarai ospite della Summer Edition, un’edizione tutta dedicata all’editoria e che vede protagonisti anche due tuoi titoli: La mano guantata della morte e La notte degli assassini, entrambi editi da Shatter. Presentali brevemente…

“La mano guantata della morte” è la sceneggiatura di un thriller che ha scritto Nico Parente e a cui ho collaborato con piacere. Non avendo ancora trovato una realizzazione cinematografica, Nico ha deciso di pubblicarla con Shatter Edizioni. “La notte degli assassini” è invece il mio personale omaggio al thriller italiano degli anni Settanta, un’epoca unica e irripetibile.

Giallo Berico Summer Edition celebra il centenario dalla nascita di Pasolini, con un focus sul delitto del poeta, scrittore e regista. Da critico e autore, quali titoli (film, ma anche libri) di PPP sono per te fondamentali?

La morte di Pasolini è stata una vera tragedia. Abbiamo perso un poeta, uno scrittore e un regista di rara sensibilità e visionarietà. Ritengo che “La macchinazione” di David Grieco, sia film che libro, sia assolutamente fondamentale per comprendere quello che è accaduto.

Oltre al delitto Pasolini e alla strage di Erba, anche un focus, con il giallista Rino Casazza e da te moderato, su Sherlock Holmes. Quale il tuo rapporto con il celebre investigatore?

Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, è stato uno dei primi autori di gialli che ho letto da ragazzo. Rende il suo investigatore straordinario in tutte le sue manifestazioni, miscelando abilmente dramma, tensione e humour in una perfetta alchimia narrativa.

Quali i tuoi prossimi lavori in uscita?

Posso anticipare il libro su “Tenebre” di Dario Argento, scritto con il mio amico Roberto Lasagna, che uscirà questo autunno in occasione del quarantennale del film per Shatter Edizioni. Sono poi al lavoro su alcuni film horror e thriller.