Georges Méliès, l’illusione del cinema

In uscita il cortometraggio di Paola Settimini e Daniele Ceccarini
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È in uscita il cortometraggio Georges Méliès, l’illusione del cinema dedicato alla figura dell’illusionista, regista e attore francese da molti considerato uno dei padri della cinematografia insieme ai fratelli Lumière. Due immagini sono stampate nella mente di chi ama il cinema: il treno che va verso gli spettatori e dà l’impressione di uscire dallo schermo e il razzo che si conficca nell’occhio di una luna antropomorfa: la prima è realizzata dai fratelli Lumiére, l’altro è di Georges Méliès e fa parte di Viaggio nella Luna, cortometraggio del 1902. Il corto ideato da Paola Settimini, autrice e regista, e patrocinato dall’Università di Urbino, vede la regia di Daniele Ceccarini che ha firmato anche il montaggio con Francesco Tassara. Méliès diresse più di 500 film che duravano dal minimo di uno al massimo di quarantaquattro minuti e ce ne sono arrivati circa 200. A lui è attribuita l’invenzione del cinema fantastico e fantascientifico e la sua opera più famosa è, appunto, Viaggio nella Luna del 1902, primo successo cinematografico mondiale e primo film di fantascienza.

Le manoir du diable è, invece, ritenuto il primo film horror della storia. «Ho pensato a un omaggio a George Méliès » – dichiara Paola Settimini – «perché, se il cinema è diventato il cinema che conosciamo lo dobbiamo proprio a lui, alle sue intuizioni, al suo ingegno e alla sua genialità. Fu coraggioso pioniere di un’arte che da lì a breve sarebbe divenuta fondamentale per il secolo che cominciava». Daniele Ceccarini puntualizza: «È una figura molto affascinante, la sua vita, tra grandi successi e cadute, è stata tutta una magia come un suo grande gioco di prestigio. Da molti critici è considerato l’inventore della regia e del montaggio cinematografico, raccontare la sua storia è stata una bella occasione per approfondire una figura unica per la storia del cinema».

Méliès è inoltre l’inventore  di numerosi trucchi cinematografici tanto da venire riconosciuto il “padre” degli effetti speciali; effetti strabilianti. Il cortometraggio racconta la sua storia da quando dirigeva il celebre Teatro Robert-Houdin e vi si esibiva in qualità di prestigiatore e illusionista, attraverso la voce del prof. Roberto Danese docente dell’Università di Urbino Carlo Bo e dalla partecipazione dell’attore Enrico Casale che ha interpretato Méliès, inoltre vede la partecipazione per la prima volta sullo schermo di Carlo Tonfoni che ha interpretato Méliès anziano e ha dato la disponibiltà di utilizzare la sua preziosa collezione di giocattoli antichi per alcune riprese. Con uno spirito di sintesi  il regista Jean-Luc Godard disse che i fratelli Lumière avevano scoperto “lo straordinario nell’ordinario”, mentre Méliès aveva trovato “l’ordinario nello straordinario”.