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Voglio il tuo cuore

Autore:
Jioke
Editore:
Jioke

Il nostro giudizio

Nella periferia cadente delle vite che tirano in qualche modo a fine mese, Umberto arrotonda spacciando. Conosce Martina, un’adolescente davvero troppo giovane per lui. Ma Umberto ci casca, anzi, sviluppa una vera e propria ossessione per lei. Oltre il limite del lecito, oltre il confine del malsano. Martina, alle prese con il rapporto conflittuale con i suoi genitori, scandito da una lite furiosa dietro l’altra, se ne accorge e lo manipola. Gli concede poco, un passetto in avanti ogni volta, sfruttando la passione morbosa di Umberto per ottenere droga e favori di ogni genere. Ma ciò che più di tutto colpisce il ragazzo sono le fasce che ricoprono la pelle di Martina, e i lividi che da esse spuntano.

Ciò che prima di tutto colpisce di Voglio il tuo cuore, il nuovo fumetto di Jioke pubblicato da Edizioni BD, è il senso della composizione che l’autore ha quando disegna. Le sue tavole sembrano tratteggiate con la penna a sfera, a un primo sguardo non troppo attento possono somigliare ai disegnini fatti sul diario alle superiori, ma quando è rivelato gli elementi sulla pagina mostrano quest’equilibrio incredibile per cui tutto funziona e diventa chiaro che dietro a un segno grafico apparentemente schizzato c’è una costruzione solida e ragionata che, rispetto ai lavori precedenti di Jioke, giova di minori influenze stilistiche dal fumetto giapponese che rendevano le sue opere visualmente derivative e che adesso, pur non scomparse del tutto, sono meglio integrate in un’opera che un manga non è.

Solida è anche la scrittura di Voglio il tuo cuore. Il punto da dibattere è se la direzione che prende la trama sia telefonata o meno e la risposta, in termini di percezione soggettiva, è no. Certo, col senno di poi si può dire che per certi aspetti era forse intuibile ma dopo averla letta, una storia, razionalizzare è facile ma a una prima lettura c’è di che sorprendersi. Il rapporto fra Martina e Umberto è costruito con il giusto passo, senza fretta ma nemmeno con eccessiva lentezza, è una relazione che ha bisogno di una tempistica corretta per svilupparsi correttamente ed è questo che succede, in tal senso il lettore riesce ad apprezzare la trasformazione di quella che inizialmente sembra una storia d’amore malato con echi di Lolita in un thriller vero e proprio in cui la periferia e il disagio della contemporaneità passano dall’essere il centro dell’interesse dell’autore al diventare un importantissimo elemento diegetico ma non più così totalizzante rispetto all’orizzonte della narrazione. Voglio il tuo cuore ha, pur nella sua foliazione tutt’altro che breve, quella struttura da short story tutta sbilanciata in avanti a preparare il finale che, pur non brillando di originalità, è in grado di riservare sorprese. Jioke sta maturando, e questo suo ultimo lavoro è un passo avanti deciso.