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Visione vol.1 – Un po’ peggio di un uomo

Autore:
Tom King & Hernandez Walta
Editore:
Panini Comics

Il nostro giudizio

Il fumetto supereroistico americano ha trovato nelle contaminazioni con le modalità di diffusione delle serie tv una dimensione che, in un certo senso, gli è sempre stata propria: quella delle stagioni. Nonostante la continuità virtualmente infinita di ogni testata integrata in un universo narrativo complesso, che ha reso famose Marvel e DC Comics, infatti, a livello qualitativo i comics con protagonisti hanno sempre avuto un andamento qualitativamente altalenante, venendo di fatto scomposti in cicli trascurabili, rilevanti e, come nel caso del Daredevil di Frank Miller, iconici e in grado di segnare per sempre il passo nel modo di fare fumetto popolare. Né più né meno stagioni al pari delle serie tv, alcune presto dimenticate, altre raccolte in volume e ristampate nel corso degli anni. Il gioco, soprattutto in casa Marvel, è ormai scoperto e le serie vengono appositamente strutturate in stagioni con un numero limitato di albi al fine di massimizzare la fruibilità di una serie, che moltiplica i propri punti di accesso da parte del lettore, e valorizzarne l’edizione in volume.

Un esempio particolarmente felice del nuovo corso della Casa delle Idee è la nuova serie di Visione scritta da Tom King e disegnata da Hernandez Walta, che offre una rilettura sinistra quanto attuale dell’androide reso celebre al grande pubblico dai film Avengers: Age of Ultron e Capitan America: Civil War. La scrittura di King fa leva sugli aspetti alieni e inquietanti del protagonista e della nuova famiglia, costruita per alleviarne la solitudine. Nonostante, infatti, Visione abbia salvato il mondo trentasette volte, come ci tiene a sottolineare nei momenti di tensione, lui, sua moglie e i suoi figli non sono umani e, pertanto, non riescono a integrarsi nella società umana che non può fare a meno di guardarli con sospetto esprimendo un non troppo velato rifiuto nei loro confronti.

La critica sociale lucida e tagliente viene portata avanti in un crescendo sottilmente morboso in cui l’esplosione annunciata della tensione aumenta la suspense, restituendo al lettore uno sguardo disturbante sul mondo contemporaneo, che interiorizza la lezione di Stan Lee esplorandone le potenzialità più destabilizzanti. Uno dei prodotti più riusciti dell’offerta Marvel più recente.