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Shipwreck – Naufragio

Autore:
Warren Ellis, Phil Hester
Editore:
Saldapress

Il nostro giudizio

Parlando di high concept, specie in ambito fantastico, una falsa opposizione vede contrapposta la narrativa di idee a uno storytelling maggiormente improntato allo stile e all’approfondimento. Warren Ellis stesso a dire il vero c’è caduto in pieno con lavori come Supergod, Black summer e No hero, opere dense di concetti estremi e scritte con il piede sull’acceleratore per quanto riguarda le trovate ma, dal punto di vista della cura della scrittura, frettolose e tirate via.

Ciò non convalida l’opposizione, specie se si tiene conto che Ellis ha scritto e scrive fumetti come Authority o come questo Shipwreck, in cui l’ampio spazio e gli scarsi limiti dati all’immaginazione non vanno a discapito di una scrittura che, al contrario, valorizzano grazie a personaggi caratterizzati a dovere, atmosfera a pacchi e una padronanza della narrazione che accompagna agevolmente il lettore attraverso una trama ricca e complessa, giocando efficacemente con piani temporali, colpi di scena e cambi di fronte che rendono Shipwreck una lettura ricca e complessa, mai lineare e piena di sorprese, magari impegnativa in certi passaggi ma più che soddisfacente nell’insieme.

Phil Hester, alle matite, si muove nel solco di Mike Mignola rendendo egregiamente atmosfere oniriche e surreali , non prive di richiami lovecraftiani, imprimendo un taglio registico incisivo e personale a un testo, la sceneggiatura di Ellis, che funzionava bene già di suo. Un altro volume notevole che fa la forza di un catalogo, Aftershock, fra i più interessanti sulla scena mondiale.