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Princesse Suplex

Autore:
Leonie Bischoff
Editore:
MalEdizioni

Il nostro giudizio

Si può centrare in pieno un concetto raccontando una storia in due modi completamente differenti? Certamente. Ne sono un esempio The Wrestler, film di Darren Aronofsky, e Princesse Suplex, fumetto di Leonie Bischoff. Ambedue le storie, profondamente differenti per lunghezza, atmosfere, registro e quant’altro si possa immaginare, rappresentano alla perfezione quel che è la componente umana del pro wrestling, fotografando in maniera vivida le persone dietro alla tenda che separa gli spogliatoi dall’arena con il ring.

Laddove la pellicola di Aronofsky racconta la triste quanto intensa storia di un gigante decaduto trasformatosi in un perdente la cui vita è deragliata oltre ogni possibilità di rimessa in carreggiata, Leonie Bischoff ci narra le vicende di un gruppo di amiche, ragazze con una vita quotidiana piena di quei momenti, piccoli drammi e piccole conquiste, che spariscono una volta infilato il costume e allacciati gli stivali per entrare nel mood adrenalinico e sopra le righe che costituisce la base di un’arte performativa fatta di istrionismo ed esagerazione.

Con grande ironia e godibile leggerezza, Princesse Suplex cattura le due esistenze in una di amiche nella vita che diventano acerrime nemiche sul ring, l’umanità profonda del quotidiano e la teatralità esasperata del wrestling che convivono in una sola persona. Nella sua estrema brevità, la storia raccontata da Leonie Bischoff è una perla di dinamismo e concisione, la cui realizzazione grafica è adatta a rappresentare la tensione delle scene d’azione quanto la toccante leggerezza dei momenti intimi. Un piccolo gioiello.