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Mad Max: Fury Road

Autore:
George Miller, Mark Sexton & AA.VV.
Editore:
RW Lion

Il nostro giudizio

Mad Max: Fury Road ha fatto il botto. In lizza per diversi Oscar, tra cui miglior film, il nuovo capitolo della saga post apocalittica più famosa della storia del cinema non ha risentito del passaggio di consegne da un Mel Gibson che aveva impresso un personaggio nell’inconscio a un Tom Hardy in grado di reinterpretarlo efficacemente senza scopiazzare, offrendo al pubblico un prodotto forte e incisivo. L’esiguità della struttura di Mad Max : Fury Road è solo apparente. Nella propria semplicità, infatti, attraverso immagini e dettagli il film racconta tantissimo e in maniera non convenzionale, mostrando un universo narrativo ricchissimo. Tanta ricchezza in termini di world building, ovviamente, richiede un lavoro preparatorio ampio e complesso, una moltitudine di materiale che non viene direttamente messo in scena ma che aiuta a costruire uno scenario tridimensionale entro cui raccontare una storia. Di tanto materiale, parte è finito nei fumetti. George Miller, infatti, con la collaborazione di Mark Sexton, artista concettuale e autore degli storyboard del film, e di una nutrita schiera di artisti tra cui gli italiani Andrea Mutti e Riccardo Burchielli, ha realizzato le due miniserie raccolte nel volume Mad Max : Fury Road, edito da RW Lion.

L’opera si presenta come un interessante complemento alla pellicola, una raccolta di racconti che approfondisce l’universo di Mad Max esplorandone i personaggi e soffermandosi sul loro background. Max, L’Imperatrice Furiosa, Nux, Immortan Joe e persino la Blindocisterma, segno di come ogni dettaglio abbia una proprio senso narrativo forte, sono protagonisti di storie che raccontano come sono arrivati a collidere nel film. Max Rockatasky in particolare è protagonista di una miniserie tutta per sé che, qualora ce ne fosse ancora bisogno, sottolinea con chiarezza inequivocabile il pessimismo di fondo dell’universo narrativo di George Miller.

L’approccio narrativo è radicalmente diverso dal frenetico qui e ora esplosivamente visuale del film. Nel volume a fumetti Mad Max: Fury Road è il testo a farla da padrone. Non a caso, infatti, la cornice delle singole storie è composta dal racconto orale di un Custode, una figura incaricata di conservare e tramandare il sapere dopo la scomparsa dei libri. Impressionante nel suo essere ricoperto di parole tatuate, il Custode introduce, commenta e chiude ogni episodio con un impiego piuttosto ampio delle didascalie, a compendio narrativo e contrappunto stilistico del film. Il buon livello dei disegni dà al volume un valore che va oltre quello del semplice gadget o della novelization.