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Kids with Guns

Autore:
Capitan Artiglio
Editore:
Bao Publishing

Il nostro giudizio

Ci sono opere che arrivano così, dirette, senza troppe menate. Lavori anarchici, svagati, senza grandi pretese né di virtuosismi stilistici né di spiegare i massimi sistemi, dove quel che conta è la voglia di raccontare una storia, prendere il mezzo dal lato dell’intrattenimento e avere come obiettivo quello di divertire il lettore, trasmettere dinamismo, energia e bellezza in quanto tale.

Capitan Artiglio, il cui nome è certo un programma, fa esattamente questo con il suo fumetto d’esordio, il primo volume di Kids with Guns, un pastiche di western, fantasy e fantastico dove l’autore (del quale ho il sospetto che in fase di realizzando questa sua opera prima si sia divertito almeno quanto diverte i lettori) non si fa mancare assolutamente niente. Cowboys, dinosauri, robot, sciamani, pistole, antichi artefatti, ogni cosa è funzionale al fine di creare un mondo caleidoscopico e a modo suo coerente, grazie anche alla scelta intelligente di ambientare la vicenda in un selvaggio west futuristico che si presta molto a un’anarchia di fondo che rende tutto lecito fino a che la storia regge. Regge? Eccome se regge!

Approfonditi il giusto, i personaggi magari non sono memorabili ma interagiscono a dovere facendo girare una trama che, pur dipanandosi su più fronti e lasciando molte delle risposte per i volumi successivi, risulta perfettamente scorrevole e trasporta il lettore alla fine del volume con una rapidità invidiabile a un professionista navigato. Spettacolari i disegni, dove Capitan Artiglio tira fuori la sua vocazione primaria, quella dell’illustratore, sfoggiando un tratto che fonde cartoon e underground in una mescolanza magari non troppo originale, ma di certo efficace, evitando manierismi di sorta che rischiano di renderlo ostico a un pubblico che non sia specializzato, pur mantenendo un’identità grafica sopra le righe. Senza se e senza ma, divertente.