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Infedele

Autore:
Pornsak Pichetshote, Aaron Campbell
Editore:
Panini

Il nostro giudizio

Se da una parte il fumetto horror non possiede gli stessi strumenti del cinema, tendenzialmente legati al ritmo e al movimento, fra i più abusati la colonna sonora e i jumpscare, e forse nel caso di questi ultimi non è nemmeno un male, dall’altra la struttura del medium permette una sperimentazione che non si limita a compensare ma dà vita a soluzioni sui generis che, integrate in un ventaglio ampio e variegato di soluzioni visive, aprono strade che diventano caratteristiche della letteratura disegnata. Infedele su questo percorso prosegue, nel senso che Campbell non è l’unico a usare gli sfondi e la scansione delle vignette per creare tensione e momenti adrenalinici all’interno della tavola di una storia horror, ma sperimenta la tecnica proprio ispirandosi ai jumpscare, senza esagerare ma prendendone quell’efficacia estemporanea che non arriva allo spavento fisico ma spezza in maniera interessante il pattern ritmico della narrazione fino a quel punto con un effetto perturbante come minimo insolito.

L’orrore è lì e non te ne accorgi subito, a volte stai andando avanti ma qualcosa ti aggancia la coda dell’occhio come un amo e tornando indietro ti fermi un momento e resti un po’ turbato. Funziona e, come afferma Jeff Lemire nella postfazione, si allontana dalla strada maestra di un fumetto horror fatto prevalentemente di atmosfere oppressive e anticipazione di rivelazioni sconvolgenti. Ciò che Infedele riprende dalla tradizione più classica dell’horror soprannaturale, in particolar modo dai derivati della ghost story, è la spiritualità come elemento di forza interiore che permette alla psiche della protagonista di restare insieme e non crollare, un legame con simboli e tradizioni più o meno remoti e più o meno primitivi che tiene lontano un orrore che trae la propria energia dalla debolezza riconducibile a una qualche forma di dissoluzione.

L’elemento inedito è che, in questo caso, la spiritualità in questione è l’Islam, con tutto l’indotto che ne deriva in termini di riflessione sociale, essendo la protagonista del fumetto una musulmana sposata con un americano bianco, le cui differenze generano conflitto già da sole. Infedele affronta la questione con una certa sobrietà funzionale alla storia, senza accendere cartelli luminosi su quel tanto di impegno che la differenzia dalle altre. Pichetshote racconta con la barra dritta utilizzando l’elemento Islam come strumento per fare il suo lavoro di narratore portando a casa un onesto fumetto horror attuale ma non intellettualoide.