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Frammenti di caos

Autore:
Tanino Liberatore
Editore:
Comicon edizioni

Il nostro giudizio

Comicon edizioni, emanazione editoriale del festival napoletano, uno degli eventi italiani più apprezzati sul fumetto, ha un catalogo misurato ma di altissima qualità: saggi, novità e recuperi di grandi opere del passato. I volumi dedicati a Robert Crumb, per esempio, sono la migliore edizione delle sue opere mai apparsa in Italia, come anche quelli di Gilbert Shelton, autore dei leggendari Freak Brothers e del Gatto di Ciccio Freddy. Per non dimenticare i libri di Winshluss, Barbarella di Forest, la trilogia di Inside Moebius e una certa attenzione al fumetto d’autore italiano anni ‘70/’80. Sto pensando a Bazooly Gazooly, antologia di Massimo Mattioli, a Ramarro – Guerre fredde di Giuseppe Palumbo, al bel volume antologico e saggistico ‘77 Anno Cannibale e a Ranxerox – Edizione integrale, personaggio di culto creato da Stefano Tamburini e poi continuato da Tanino Liberatore. Con questo volume è iniziata la collaborazione col grande disegnatore abruzzese del quale Comicon sta pubblicando alcune opere, anche con edizioni limitate, portfoli e poster. Tra le uscite degli ultimi anni ricordo Lucy – La speranza, narrazione delle origini dell’uomo, sceneggiata da Patrick Norbert e disegnata con tecniche digitali, I fiori del male, con 29 liriche di Baudelaire illustrate da Liberatore e infine Ranx (Re)incarnazioni, un volume che raccoglie tutte le illustrazioni realizzate negli anni sull’iconico personaggio.

L’ultima uscita di Comicon edizioni di cui vi voglio parlare è un volume dedicato a tutte le storie brevi prodotte dal genio provocatorio di Tanino Liberatore. Provocazioni che ancora oggi lasciano il segno: cosa dire della perfezione delle cinque pagine della storia muta e senza titolo pubblicata su «Il Male» nel 1980? Tema: masturbazione davanti ad un porno. E lo svolgimento è un vero capolavoro. Ma ci sono tantissime altre chicche come l’inedito da «Hustler Magazine» del 1984 e altre più recenti come quelle da «L’Ècho de savanes». Il libro, comprensivo di brevi commenti dell’autore ad ognuna delle storie raccolte, permette di ricostruire la genesi e l’evoluzione dello stile e della personalità grafica esplosiva di Liberatore. Prima e dopo Ranxerox, che lo rese celebre fino a portarlo in Europa e negli Stati Uniti (dove Frank Zappa, che lo amava, lo chiamò a disegnare la copertina di The man from Utopia del 1983 e a ritrarlo nelle forme del muscolosissimo robot/cyborg) il nostro sperimentò incessantemente su «Cannibale», «Il Male», «Frigidaire» e su altre riviste, cercando sempre il mai visto, il limite della rappresentazione. Se nelle prime opere qui raccolte si possono vedere solo in nuce alcune delle sue qualità (sto pensando alle prime storie incompiute di gusto psichedelico o fantascientifico o alle illustrazioni per l’album Una storia disonesta, esordio di Stefano Rosso proprio nel fatidico anno 1977) fin dalle prime storie brevi complete è evidente la precisione del suo tratto, un’eccezionale capacità di costruzione della tavola e delle singole vignette. Tutto questo, nonostante l’iniziale influenza di Stefano Tamburini, mentre la sua personalità, il suo stile si metteva a fuoco.

Frammenti di caos è un volume necessario per chiunque ami il fumetto indipendente italiano e voglia scoprirne le origini e uno degli autori più dotati, da alcuni definito “il Michelangelo dei fumetti”. Una definizione apparentemente eccessiva, benché sia davvero straordinaria la sua importanza all’interno del mezzo, ancora più impressionante se si considera che la sua opera è quantitativamente abbastanza limitata rispetto ad altri colleghi. Ecco che allora questo volume è ancora più gradito, anche perché contiene moltissimo materiale inedito, a partire da storie degli esordi, compiute e non, passando per gli anni ottanta e novanta, per arrivare ad oggi e terminare con l’ultima storia completata da Liberatore con la sceneggiatura di Jean-David Morvane e pubblicata in Francia ma mai giunta da noi. Per molti anni l’unica edizione in volume delle storie brevi di Liberatore fu quella di Tenere violenze edito da Primo Carnera editore nel 1988. Il contenuto di questo volume, quasi triplo rispetto al vecchio, è davvero eccezionale sia per le illustrazioni e le storie incompiute e inedite che faranno la felicità degli appassionati dell’autore, sia per quelle pubblicate negli ultimi quarantanni da un autore capace di fare la storia del fumetto con pochissime, indimenticabili, pagine.