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Examen – Dio perdona

Autore:
Daniele Brolli, Carmine di Giandomenico
Editore:
Star Comics

Il nostro giudizio

Ci sono esperimenti che non hanno successo nell’immediato ma che, vuoi per memoria storica vuoi per l’influenza che hanno avuto, o per il semplice fatto di aver visto star internazionali muovere i primi passi, meritano di essere riscoperti a distanza di anni. Phoenix, l’etichetta indipendente fondata Daniele Brolli, ha vissuto una stagione breve ma intensa come laboratorio in cui diversi autori hanno sperimentato, in un clima di grande fermento, riscuotendo anche un discreto successo grazie a fumetti spesso interessanti. Uno di questi esperimenti è il tentativo, forse il primo in Italia, di creare un universo supereroistico nostrano, un’iniziativa coraggiosa che ha trovato tra i suoi epigoni la stessa branca italiana della Marvel Comics, che ci ha provato con Europa, una testata che conteneva il supergruppo italiano Gemini ed Euroforce, ambientato in Spagna.

Examen, edito da Star Comics, raccoglie la miniserie che ha aperto la strada alla breve vita dei supereroi targati Phoenix, una storia in cinque episodi dal sapore distopico, una rilettura del genere molto anni ’90, ricca dell’adrenalina e della violenza ipercinetica tipici dello stile della prima Image Comics che dominava le scene dell’epoca. Il risultato è acerbo ma niente affatto privo di idee, lo spirito sovversivo e rabbioso, a tratti cyberpunk, dà a Examen un’identità forte e riconoscibile che dà corpo a una narrazione diretta e senza mezzi termini, che vede una versione tossicodipendente e ultraviolenta del tipico supereroe dalla doppia identità portare avanti la sua crociata sullo sfondo di una Roma violenta che ricorda a tratti quella di Ranxerox.

Lo spazio è poco e si vede, gli albi di Phoenix erano, forse per ragioni economiche, molto brevi e lo spazio per approfondire è estremamente risicato, e il risultato finale ne risente, non riuscendo del tutto a rendere giustizia a una creazione che, nel suo insieme, avrebbe meritato molto di più per esprimere le proprie potenzialità. Brolli vorrebbe, ma può fino a un certo punto.I disegni di Carmine di Giandomenico sono già di un livello più che buono, e presentano in fase embrionale le caratteristiche di uno stile riconoscibile e apprezzato in tutto il mondo proprio per la sua unicità. Palumbo, guest star per un numero, era già una garanzia. Il valore storico di Examen è innegabile, ci dice qualcosa di quello che il fumetto italiano era, di quello che poteva essere e di quello che non sarà. Un documento importante, e comunque godibile.