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Marta Coretti

Marta Coretti


Ho tanti fetish e li mescolo tutti senza soluzione di continuità: dai fenicotteri rosa all’espressionismo tedesco, alla Carrà. Dal mio amplificatore a valvole alla parmigiana di melanzane. Scrivo perché tutta sta roba che mi affolla la testa a volte fa a cazzotti (i nani da giardino con Massimo Ranieri?), ed io cerco di darle un senso mettendola giù su un foglio bianco (magari glitterato). Anni trascorsi a guardare cartomanti leggere il futuro sulle reti private alternati a maratone di film sugli zombie e melodrammi matarazziani non potevano che germogliare in questo mischione scellerato che fa da marinatura al tutto

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