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Eye Without a Face

2021
Titolo Originale:
Eye Without a Face
REGIA:
Ramin Naimi
CAST:
Dakota Shapiro (Henry)
Luke Cook (Eric)
Vlada Verevko (Laura)

Il nostro giudizio

Eye Without a Face è un film del 2021, diretto da Ramin Niami.

Così come la cucina anche il cinema è un’arte estremamente delicata e imprevedibile. Puoi avere per le mani i migliori ingredienti in circolazione ed essere il più stellato degli chef, ma fintanto che la pietanza non viene impiattata, servita e assaggiata non si avrà mai modo di sapere se si è confezionata una succulenta leccornia o piuttosto un’immonda sbobbaccia. E se delle qualità culinarie di Ramin Niami non abbiamo per ora informazioni certe, basandoci su Eye Without a Face possiamo certamente constatare che quelle cinematografiche non appaiono certo esaltanti, soprattutto per uno abituato fino all’altro ieri a confezionare piccoli drammi adolescenziali e commedie all’acqua di rose. Trovandosi dunque totalmente al di fuori del proprio habitat cinematografico naturale, il buon cineasta iraniano ci scodella un loffissimo e stantio thrillerino da camera – anzi, da schermo – che vorrebbe imbastire l’ennesima cyber rilettura dell’hitchcokiana Finestra sul cortile ma finendo invece per gettarci a tradimento in piena faccia un’ora e quaranta di noia e irritazione. Non tanto a causa di una sceneggiatura mediocre tanto quanto le performance degli attori chiamati a darle corpo, ma piuttosto di un protagonista con il quale non riusciresti ad empatizzare nemmeno sotto una delle dolorosissime torture del sadico Jigsaw.

Contrariamente al sornione reporter impersonato da James Stewart nel summenzionato voyeuristico capolavoro hitchcokiano, il complessato e agorafobico Henry (Dakota Shapiro) protagonista di Eye Without a Face, nonostante il terribile trauma infantile che lo ha trasformato in un topo da appartamento incapace di approcciarsi direttamente al gentil sesso, a conti fatti altro non è che un guardone intento a passare le proprie giornate hackerando le webcam delle belle figliole con la pedestre giustificazione di volerle “proteggere” dai malintenzionati. Uno insomma che un momento prima spiattella una bigottissima  filippica contro la condotta del coinquilino youtuber (Luke Cook) e un attimo dopo si rimpinza occhi e orecchie con le piccanti frequentazioni dell’avvenente Laura (Vlada Verevko), salvo poi notare come gli ometti che transitano per le  grazie e le grinfie della suddetta la sera non facciano più ritorno a casa la mattina. Che la nostra scosciata signorinella sia in realtà una serial killer con una predilezione per le mascule proteine? Che fare dunque quando la Bella – che forse è anche e soprattutto Bestia – sgama platealmente il pruriginoso occhietto che la spia da dietro uno schermo e sceglie di dare al nostro guardone di turno pan per focaccia?

Tutte stuzzicanti e sacrosante domande che tuttavia evaporano quasi subito sotto la pesante cappa di indifferenza e fastidio che avvolge ogni singola anonima inquadratura di Eye Without a Face, rendendoci se possibile ancora più antipatico e insopportabile di quanto già non lo sia un protagonista la cui condotta morale ci appare compromessa e inconcepibile sin dai primi secondi. A nulla serve battere insistentemente sulla plateale e stucchevole timidezza che affligge il nostro (anti) eroe per farcelo amare almeno un pochino, così come inutili appaiono i numerosi indizi che si affastellano alla rinfusa nel tentavo di ribaltare le carte su di una tavola non certo fra le più brillanti. E non giova nemmeno un poco la fallimentare strategia di usare il fuoricampo per suggerire, anche attraverso buffe reazioni dei non certo troppo espressivi attori, una crudeltà e una violenza che, quantomeno in un film del genere, dovrebbero essere sbandierate senza la ben che minima remora. Insomma, qualunque cosa si tenti di fare, qualunque strada si tenti di imboccare, alla fine Eye Without a Face rimarrà  sempre e comunque la storiaccia di uno sporco guardone che ha avuto l’ardire e la sfortuna di stalkerare la pupa sbagliata. Nulla di più e nulla di meno.