Featured Image

Artemis Fowl

2020
REGIA:
Kenneth Branagh
CAST:
Ferdia Shaw (Artemis Fowl II)
Lara McDonnell (Spinella Tappo)
Nonso Anozie (Domovoi Leale)

Il nostro giudizio

Artemis Fowl è un film del 2020, diretto da Kenneth Branagh.

Artemis Fowl è un ragazzino difficile, figlio di un ricco antiquario con un misterioso maggiordomo. Artemis è molto intelligente ma è anche strano, e fa dannare gli insegnanti mettendoli allo stesso tempo in scacco. E fin qui, tutto normale. Peccato che nulla sia come appaia e tutto celi qualcosa di più profondo sotto la superficie. Sì, perché gli oggetti antichi con cui il padre di Artemis traffica sono in realtà artefatti, appartenenti al piccolo popolo della tradizione irlandese. Che, a sua volta, non è come ce lo aspettavamo. Sotto la superficie della terra, infatti, vive una società avanzata in cui tecnologia e magia si sovrappongono, una civiltà il cui problema principale è nascondersi agli occhi degli umani, anzi, dei “fangosi”. Il furto di un potentissimo artefatto, tuttavia, farà collidere Artemis con il piccolo popolo, in una partita che avrà come posta in gioco le sorti del mondo. Gli elementi di Artemis Fowl, pellicola ispirata ai romanzi di Eoin Colfer, sono quelli classici di un urban fantasy per ragazzi.

Protagonista enigmatico ma relatable, un mentore duro dal cuore d’oro, un alleato che avrà con il protagonista un rapporto travagliato, una spalla comica e i classici intrighi e tradimenti che vanno a comporre l’ossatura di una situazione abbastanza classica. I personaggi sono tanti, gli eventi pure, gli ingredienti per divertirsi ci sono tutti. Peccato che non abbiano sapore. Sì, perché la moltitudine di personaggi e di eventi va gestita, altrimenti si rischia di buttare lì tutto senza sviluppare niente. E in Artemis Fowl succede esattamente questo. Non ci si affeziona ai personaggi, che partono abbastanza piatti e tali rimangono mancando lo spazio per un vero e proprio arco narrativo. Una trama che resta piatta di suo, che non sembra andare da nessuna parte nonostante, a tratti, il ritmo sia buono soprattutto per quanto riguarda le scene d’azione che, c’è da dirlo, non sono coreografate male. Finché i personaggi si menano, il film scorre tranquillamente, senza appassionare, ma quando la polvere si posa il resto è piuttosto dimenticabile.

Visivamente, Artemis Fowl è abbastanza interessante, il taglio fantascientifico dato all’estetica piccolo popolo ci sta, non è originale ma nemmeno del tutto anonimo, sicuramente sta bene con il world building del film. Forse questa componente è stata addirittura sfruttata meno del dovuto, questo anche perché la vicenda di fondo è statica e si svolge per lo più in una sola location, perdendo l’occasione di sfruttare un potenziale che rimane inespresso. Così come non viene sfruttata la possibilità di sfruttare meglio un protagonista, un ragazzino che a modo suo è anche un genio criminale, che di tutto il mazzo è forse l’unico personaggio che dimostra un briciolo di carisma, ma con moderazione. Non mancano le strizzate d’occhio all’universo di Harry Potter, una su tutte il nano gigante Bombarda che ricorda non troppo da lontano Hagrid, pur con tutte le dovute differenze, ma manca quel senso di universo compiuto e solido che ti tira dentro quando ti avvicini alla storia di Rowling. Artemis Fowl non è un film tanto brutto da risultare fastidioso, ma rimane del tutto dimenticabile, buono per riempire un paio d’ore di una domenica piovosa.