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Mindscape

2013
Titolo Originale:
Mindscape
REGIA:
Jorge Dorado
CAST:
Mark Strong (John Washington)
Taissa Farmiga (Anna Brian Cox)
Noah Taylor (Peter Lundgren)

Il nostro giudizio

Mindscape è un film del 2013 diretto da Jorge Dorado.

John è un “mind detective”, uno che legge il passato delle persone, molto utile alla polizia. Ma John ha un problema: una moglie morta suicida che gli ha creato un trauma che rischia di riaffiorare ogni qual volta si mette a scandagliare le profondità dell’animo altrui. Un giorno gli viene affidato il caso di Anna, una ragazza anoressica che nasconde – forse – un passato di abusi e violenze domestiche. Per John sembra un gioco da ragazzi, rispetto all’usuale lavoro sui serial killer, ma il viaggio nella mente di Anna si rivelerà un percorso molto più tortuoso e ingannevole di quello immaginato.

Sembra di trovarsi in un racconto di Patricia Cornwell, portato sullo schermo da Phillip Noyce. John (Mark Strong) è un “mind detective”, ovvero un tizio che ti prende la mano e, chiudendo gli occhi, scopre tutto, ma proprio tutto del tuo passato. Un muto testimone spazio temporale di crimini e delitti, molto utile alla polizia. Ma John ha un problema: una moglie morta suicida che gli ha creato un trauma che rischia di riaffiorare ogni qual volta si mette a scandagliare le profondità dell’animo altrui.

Un giorno gli viene affidato il caso di Anna (la Taissa Farmiga di American Horror Story), una ragazza anoressica che nasconde – forse – un passato di abusi e violenze domestiche. Per John sembra un gioco da ragazzi, rispetto all’usuale lavoro sui serial killer e depravati di ogni specie e natura, ma il viaggio nella mente di Anna si rivelerà un percorso molto più tortuoso e ingannevole di quello immaginato. Mindscape, per la pulizia formale, l’eleganza della fotografia e i risvolti psicologici del thriller, ricorda blockbuster americani di solida fattura come Copycat e Schegge di follia, ma nasconde in realtà un’anima latina e non solo perché i soldi arrivano in gran parte dalla Spagna e dalla Francia, ma anche e soprattutto perché il regista debuttante, Jorge Dorado, è cresciuto all’ombra di maestri come Guillermo del Toro (La spina del diavolo) e Pedro Almodóvar (Parla con lei). Notevole.