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Gomorra – La serie 4

2019
Titolo Originale:
Gomorra - La serie 4
REGIA:
Francesca Comencini, Marco D’Amore, Enrico Rosati, Ciro Visco, Claudio Cupellini
CAST:
Marco D'Amore (Ciro di Marzio)
Salvatore Esposito (Gennaro Savastano)
Fortunato Cerlino (don Pietro Savastano)

Il nostro giudizio

Gomorra – La serie 4 è una serie tv del 2019, ideata da Roberto Saviano, Leonardo Fasoli, Stefano Bises, Giovanni Bianconi, Ludovica Rampoldi.

Edwin Sutherland (criminologo statunitense del secolo scorso) richiama l’attenzione sui reati dei colletti bianchi (white – collar crime) definendoli come “quei crimini commessi da persone di elevata rispettabilità e di alto grado sociale nel corso della loro occupazione”. Si tratta di crimini commessi da individui nello svolgimento del loro lavoro per ricavarne un vantaggio personale (corruzione, concussione, appropriazione indebita, insider trading). L’aspirazione massima di Gennaro Savastano (Salvatore Esposito) è quella di consolidare una posizione di potere, ma questa volta nella piena legalità, con l’aiuto di persone pulite e competenti. Lo scopo è tessere le relazioni giuste con le persone giuste per costituire una società che si aggiudichi l’appalto per la costruzione del nuovo aeroporto di Napoli. Uscire dunque dal regno di Secondigliano, dalle guerre di strada per il controllo del territorio, dal circuito della droga e dalle piazze di spaccio, uscire dal sangue della manovalanza. Cambia quindi la rappresentazione criminale di Genny Savastano, protagonista assoluto di Gomorra – La serie 4, che prosegue il viaggio nella camorra dalla prima stagione del 2014. Cambia il suo modo di parlare, di vestirsi, di gesticolare, di agire, di muoversi, cambia il suo assetto identitario, anche nella trasformazione sociale del corpo, visto che Savastano ha pure intenzione di rimuovere chirurgicamente i suoi tatuaggi distintivi, un gesto simbolico significativo che vuole sancire un rito di passaggio ascetico per l’inizio di una nuova vita.

Da leader e capo indiscusso di Secondigliano a uomo d’affari, a capo latente, a colletto bianco. Certo poi le cose andranno in maniera diversa perché Savastano dovrà fare i conti con i processi di etichettamento e di stigmatizzazione che investono da sempre la sua persona nei panni di boss storico e conclamato, un’identità difficile da smussare, negoziare o resettare. Una situazione analoga interessa un nuovo personaggio della serie, Michelangelo Levante, (Luciano Giugliano) camorrista del retroterra napoletano e cugino di Genny Savastano. Levante si laurea all’università di Bologna per poi entrare nel giro d’affari della sua famiglia, come quello relativo allo smaltimento dei rifiuti tossici. Sono i personaggi come Savastano e Lavante le persone che contano veramente, coloro che dirigono le fila, imprenditori apparentemente puliti, immacolati, che agiscono quasi sempre nell’anonimato, sono i colletti bianchi del sistema Gomorra. Loro posseggono libertà e risorse materiali e simboliche maggiori rispetto a tutti gli altri, rispetto agli altri ruoli e alle altre posizioni di comando.

Quello dei colletti bianchi è sicuramente l’aspetto più interessante e originale di questa stagione, che presenta inoltre uno scenario sempre più intenso e noir nella configurazione delle location e nella riproduzione delle colonne sonore. Per il resto Gomorra – La serie 4 corre forse il rischio di stancare nei contenuti e nelle solite dinamiche fatte di guerre tra clan rivali per il monopolio dei quartieri della città (tematiche riprese anche in Suburra), di amicizie e tradimenti continui, di storie d’amore finite male, degli avvicendamenti al potere, delle paranze, dei vecchi boss, delle sparatorie e degli omicidi cruenti. Per quanto riguarda i crimini dei colletti bianchi, le stagioni di Gomorra, d’altronde, nascono e si sviluppano grazie allo scrittore Roberto Saviano, che da anni ormai denuncia certi tipi di reato in ambito economico e che interessano in particolare l’aggiudicazione pilotata e truccata delle gare d’appalto. Un sistema malsano che coinvolge altresì il tessuto politico e culturale e che plasma le relazioni nel loro vivere quotidiano, nei modi di agire e di pensare e nella percezione stessa della realtà sociale stessa. Un sistema che riguarda tutti noi da vicino, è il sistema Gomorra.