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Baby

2018
Titolo Originale:
Baby
REGIA:
Andrea De Sica, Anna Negri
CAST:
Benedetta Porcaroli (Chiara Altieri)
Alice Pagani (Ludovica)
Chabeli Sastre Gonzalez (Camilla Rossi Govender)

Il nostro giudizio

Baby è una serie tv del 2018, diretta da  Andrea De Sica e Anna Negri.

Chi è cresciuto in viale Parioli, nel quartiere più prestigioso di Roma, può considerarsi baciato dalla fortuna. Alla quale però si aggiunge la noia, per cui come sostiene Chiara (Benedetta Porcaroli), una delle due adolescenti protagoniste, “Chi vive nell’acquario, desidera il mare”. Nei Parioli c’è una scuola privata d’élite, l’Istituto Collodi, con allievi in uniforme, allenamento mattutino nel parco sportivo e istruzione superiore di qualità da parte di personale altamente professionale; ma le madri degli alunni sono spesso impegnate a lottare contro il declino della bellezza e alle loro figlie adolescenti propinano diete sciape e senza calorie; assenti i padri di famiglia per i quali ricchezza, successo e status manageriale rappresentano l’unico scopo. Chi ha una vita apparentemente perfetta, dice la sedicenne Chiara, protagonista di Baby, che in sei episodi racconta la tormentata pubertà di lei e di un gruppo di coetanei, ha disperatamente bisogno di un segreto. Una doppia vita proibita. La pensa alla stessa maniera Ludovica (Alice Pagani), ragazzina affamata di esperienze. Ma Ludo (così la chiamano gli amici) sperimenta non solo il desiderio tipico dell’età per il pericolo, ma anche quello di riconoscimento e amore. Non trova alcun conforto se non partecipando a feste notturne a base di superalcolici nel club del barista Saverio (Paolo Calabrese), che poi si scoprirà essere in loschi affari completamente diversi da quelli immaginati dalle ragazzine. La madre di Ludo, (Isabella Ferrari) amareggiata dall’andamento della sua vita, si limita a presentarle amanti improbabili in cerca di fortuna, che addirittura si impossessano dei soldi destinati alla retta scolastica della ragazza, poco stimata anche da sua sorella maggiore che vive a New York, e il cui padre sta per risposarsi con una più giovane, come da manuale.

La madre di Chiara invece, in crisi con il marito con il quale si forza ad una convivenza fatta solo di facciate, considera Ludovica una poco di buono, soprattutto perché il video di Brando (Mirko Trovato) sta facendo il giro offrendo divertimento a sfondo dispregiativo dai forti connotati bullistici; il compagno di classe ha infatti filmato Ludo durante un atto di sesso orale. Ora lui è considerato super cool e lei una sgualdrina, proprio come succederà a Chiara quando si saprà che è andata a letto con il ragazzo di un´altra, che poi è anche il fratello della sua migliore amica, l’ambiziosa Camilla (Chabeli Sastre Gonzalez). Completa la cerchia degli amici Fabio (Brando Pacitto), figlio unico del  severo direttore scolastico, che nasconde da molto tempo di la sua omosessualità. I ragazzi delle Roma bene hanno interiorizzato la doppia morale della società italiana macho: le ragazze devono prestare attenzione alla loro reputazione, i maschi, invece, devono sempre testare e confermare la propria mascolinità, come quando fanno a gara per vedere chi riesce a portare a letto Monica (Claudia Pandolfi), la piacente insegnante di Educazione Fisica. Dura sarà l’integrazione per Damiano (Riccardo Mandolini), arabo di padre  (un ambasciatore), che si inserisce nella classe nel mezzo dell’anno scolastico dopo la morte della madre, prendendo in mano il traffico di droga della scuola. Come serie giovanile, in cui la vita reale è quella trascorsa su Instagram e Whatsapp, tra messaggi visualizzati in anteprima accanto all’inquadratura, e in cui i monosillabi accentati la fanno da padrone Baby è scritto e ideato da un collettivo di giovani autori in una modalità di getto, che arriva subito sotto la pelle; è una storia di giovani che cercano significati che i loro genitori hanno da tempo considerato irrilevanti e gli attori principali interpretano tutto ciò in maniera entusiasmante e sensibile.

Che la produzione di Fabula Pictures prima di partire si sia scontrata con delle controversie è dovuto allo scandalo sulla prostituzione minorile al quale la serie si ispira liberamente: nel 2014 i magistrati italiani scoprirono che alcune minorenni, presumibilmente dei Parioli, erano coinvolte in un giro di circa ottanta clienti ai quali si concedevano sessualmente in cambio di denaro. Gli uomini coinvolti dissero all’epoca che non avevano idea circa l’età delle giovani, ma un altro particolare inquietante di questa indagine fu la posizione quasi consenziente che le madri di alcune delle ragazze avevano. Non la mancanza di denaro, ma la noia e  il desiderio di alcuni articoli di lusso erano le loro motivazioni per la prostituzione. Lo scandalo, scoperto da registrazioni telefoniche, rivelò che  “chiamare le baby” era la parola d’ordine tra clienti e procacciatori. Anche Chiara e Ludovica, che si compromettono consapevolmente nella vita notturna della Roma segreta, godono del potere e del controllo sui loro clienti nel sesso a pagamento con uomini più anziani, e non si può parlare di banalizzazione del contesto o semplificazione dei fatti; la serie mostra chiaramente come le ragazze non vedano attraverso cosa e con chi siano state coinvolte, percependo solo la loro chance per diventare importanti e sentirsi in qualche modo al centro dell’interesse di qualcuno. Baby mostra che il crimine c’è, ma non è l’unico tema della serie, descrivendo anche molte altre dinamiche nel gruppo di studenti e nelle loro famiglie. Alla fine, sembra sorprendente che la grande maggioranza degli adolescenti al termine dello show sia caratterizzata da gesti e azioni che li indirizzano verso l’età adulta, un’età che sperano di poter vivere in maniera più vera e spontanea dei loro genitori.