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The Super

2017
Titolo Originale:
The Super
REGIA:
Stephan Rick
CAST:
Patrick John Flueger (Phil Lodge)
Val Kilmer (Walter)
Louisa Krause (Beverly)

Il nostro giudizio

The Super è  un film del 2017, diretto da Stephan Rick.

 The Super: non è facile tradurre questo titolo e di sicuro, se ci fosse una distribuzione in Italia, lo cambierebbero. Da noi «Super» significa un tipo molto in gamba. Il significato più vicino, nell’accezione americana è «sovraintendente». E siccome si parla di guardiani di un grande palazzo, il super è una specie di addetto alla manutenzione, alla sicurezza, alla sorveglianza. Dopo questa spiegazione un po’ tediosa ma necessaria, passiamo al film. Il regista Stephan Rick, tedesco di Rosenhiem e alla prima prova negli Stati Uniti, accetta di lavorare a una sceneggiatura molto rischiosa. In effetti, per circa 3/5 della sua lunghezza The Super sembra ciò che non è: vale a dire una roba completamente sbagliata, dove gli attori sono tutti pessimi, i colpi di scena non funzionano, le caratterizzazioni ridicole, la trama prevedibile e spompa. Difficile per uno spettatore smaliziato resistere tanto a lungo prima di mollare la presa, archiviare il titolo come una patetica boiata e passare ad altro.

Se non altro è dura, in mezzo a tanta mediocrità, assistere al declino totale di un attore come Val Kilmer. Lui è il più anziano dei Super del palazzo, ma nel tempo libero è anche uno adepto praticante di una setta voodoo ucraina. Non avete letto male. Voodoo dell’est Europa. Esiste? Non si sa. Dobbiamo prendere per buono quello che ci dice il film. A vederlo, appesantito, stordito e con i denti marci fa venire in mente una caricatura poco ispirata del Judd di Neville Brand, in Quel motel vicino alla palude di Hooper. E il povero Tobe lo si ricorda in generale durante tutta la pellicola. Quasi inutile farlo notare ma The Super è quasi una versione povera di La casa dei massacri. Gli inquilini di un palazzo cadono vittima di un misterioso custode dalla potenza quasi soprannaturale. Parte del grande edificio è disabitata, in rovina o con i lavori in corso e le vittime ci si vanno a cacciare richiamate da un detestabile istinto per i guai, tipico dei personaggi da horror di serie Z. Qui siamo tutto sommato nella seconda divisione, ma in zona retrocessione. Tenete duro, però.

Perché The Super è un gigantesco bluff. E già dirvi questo è uno spoiler grosso così. Del resto uno spettatore che sappia un po’ di horror si aspetta sempre che le cose non siano ciò che sembrano all’inizio. Spera, prega che il tipo con la faccia da maniaco non lo sia veramente. Troppo facile. La peculiarità del film è che gioca davvero d’azzardo. Gli autori attendono quasi la morte dell’ultimo ottimista in sala prima di sferrare il colpo che stravolge tutto quanto. Non si tratta di un capolavoro ma di sicuro, una volta che la prospettiva cambia, si notano anche quanto gli apparenti difetti siano solo frutto di una percezione parziale e distorta della vicenda, concepita in quel modo per farci cadere in trappola. E dopo è imperativo riguardare un’altra volta il film, così da scoprire come siamo potuti cascare in una simile fregatura. La risposta? Semplice: il regista Stephan Rick e lo sceneggiatore John McLaughlin hanno barato in un paio di punti. A voi scoprire quali.