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Iron Fist

2017
Titolo Originale:
Iron Fist
CAST:
Finn Jones (Danny Rand / Iron Fist)
Jessica Henwick (Colleen Wing)
Tom Pelphrey (Ward Meachum)

Il nostro giudizio

Iron Fist è una serie tv Marvel/Netflix del 2017, creata da Scott Back  

Dato per morto in un incidente aereo insieme ai genitori, dopo 15 anni Danny Rand (Fin Jones) torna a New York per riprendere in mano la sua vita e ritornare nell’azienda di famiglia, ora gestita da Ward e Joy Meachum (Tom Pelphrey e Jessica Stroup), suoi amici di infanzia e figli di Harold (David Wenham), socio del padre, morto anche lui da anni. Peccato che il ritorno e l’accoglienza ricevuta non siano quelli sperati. Danny Rand non è solo un orfano alla ricerca di un posto nel mondo, è anche l’Iron Fist, nemico giurato de La Mano, addestrato a K’un-Lun… La ricerca della propria identità, la lotta intestina tra due anime che albergano nello stesso corpo era stata esplorata, con grande maestria, nella prima stagione di Daredevil, con un Matt Murdock diviso tra avvocato di giorno e giustiziere di notte, costretto a lottare contro se stesso e un “diavolo” sempre pronto a emergere. Iron Fist, nei suoi 13 episodi, racconta la crescita e il percorso di formazione di un giovane e ingenuo ragazzo che deve diventare uomo, per scoprire chi è veramente e imparare a gestire l’enorme rabbia causata dal trauma della perdita dei genitori, che anni e anni di addestramento a K’un-Lun gli hanno insegnato a sopprimere. Una rabbia, la sua, che conduce a un desiderio di scoprire la verità e mettere in atto una vendetta.

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Ancora una volta, giustizia e vendetta sono due concetti chiave  tanto quanto lo erano stati in Daredevil, ma anche in Jessica Jones e Luke Cage. Purtroppo, però, il paragone con i primi difensori si ferma qui. Iron Fist ha tutte le carte in regola per raccontare una storia appassionante, che riesce sì a convincere ed emozionare, ma riscontra spesso cadute di stile e limiti, soprattutto nella prima parte, a causa di evidenti problemi di sceneggiatura, con storyline poco efficaci e riempitive, e personaggi deboli e non ben caratterizzati (in particolar modo, Ward e Joy). Anche la messa in scena è lontana da quella originale e per nulla convenzionale dell’esordio di Daredevil: dal montaggio alla regia, il racconto di Iron Fist è canonico fino al midollo, senza nessun guizzo o virtuosismo (a parte l’uso dello split screen nelle scene di combattimento, ben costruite e coreografate) a rompere la monotonia. D’altra parte, Fin Jones è assolutamente perfetto nel ruolo dell’eroe dall’animo puro e innocente, che si scontra, suo malgrado, con la meschinità e l’arrivismo presenti a New York e all’interno della sua compagnia.

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Anche il resto del cast non delude: a spiccare sono Jessica Henwick, nel ruolo di Colleen Wing, un’ottima combattente alla pari del protagonista, capace di salvare lui tanto quanto lui salva lei; e David Wenham, una delle nemesi più temibili di Danny Rand. Non mancano, ovviamente, i consueti riferimento all’universo della Marvel e ai precedenti capitoli, con il ritorno di alcuni personaggi già visti e amati in precedenza. In definitiva, a mancare a questo nuovo “defender” è un’identità precisa e studiata e una personalità forte, che rende Iron Fist una buona serie tv, con una seconda parte nettamente migliore rispetto alla prima, ma nel complesso troppo debole se paragonata ai diretti predecessori.