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The Salvation

2015
Titolo Originale:
The Salvation
REGIA:
Kristian Levring
CAST:
Mads Mikkelsen (Jon)
Eva Green (Madelaine)
Jeffrey Dean Morgan (Delarue)

Il nostro giudizio

The Salvation è un film del 2015, diretto da Kristian Levring.

Il dogma 95 è stato un movimento cinematografico in carne, ossa e macchina da presa che si è avvalso, per tutto il suo breve arco vitale, di regole scritte e ben precise. La corrente (che Corrado Guzzanti, in una storica imitazione di Enrico Ghezzi, descriveva come “il divieto per le persone alte 1.95 cm di entrare al cinema per non oscurare la visuale alle persone sedute dietro di loro”) nacque con il glorioso intento di eliminare i budget milionari e gli effetti speciali. Il danese Kristian Levring, regista di The Salvation, fu uno di quelli che aderirono al movimento, defunto dopo dieci anni di attività. Più che un film, The Salvation sembra un videogioco, ad esempio Red Dead Redemption che fece la fortuna della Microsoft. Il protagonista è il glaciale Mads Mikkelsen, attore ormai consacrato al personaggio sfregiato e martoriato, ma capace di regalare interpretazioni elegantissime come quella nella serie tv Hannibal.

Il silenzioso cast comprende la valchiria muta e bellissima Eva Green, Jeffrey Dean Morgan e Eric Cantona (già visto in Les rencontres d’après minuit). La storia capovolge il sogno americano e riprende ogni cliché esistente del genere western. I fatti si svolgono alla fine del 1800, il periodo che ha posto le fondamenta per la nascita dell’impero capitalistico americano dove la violenza, l’ingiustizia e (nel vicinissimo futuro) il petrolio dilagano. Il protagonista di The Salvation ha lavorato duramente in una terra straniera in modo da far arrivare la sua famiglia, che non vede da sette anni, dalla lontana Danimarca. La gioia del ricongiungimento durerà, però, pochissimo. Il rude personaggio interpretato da Mikkelsen, tra vendite di pelli animali all’emporio e affari col sindaco corrotto, alla stregua del videogioco, dovrà fare i conti, suo malgrado, col proprio lato violento, necessario agli americani e inevitabile per l’esistenza stessa del loro Paese.

L’occhio europeo del regista confeziona un omaggio al genere dove i morti si conteranno a decine ma, in contraddizione, la noia assalirà ben presto lo spettatore. Le location sono due, la CGI è pessima, esplosioni e fuochi sono realizzati al computer, tutto secondo copione da videogame e, probabilmente, qualche reminescenza da Dogma sull’utilizzo delle luci. Il vecchio west è in via d’estinzione, l’avvento dell’oro nero porterà altra crudeltà, un’intera epoca da archiviare, come questo piccolo tassello di un puzzle (quello del western) divenuto leggenda.