The Walking Dead Stagione 9 – Il pilota

Un inizio senza botto

The Walking Dead è una serie televisiva del 2018, creata da Frank Darabont

La nuova stagione di The Walking Dead, la nona per la precisione, non è partita benissimo, con un pilot, diretto come da tradizione da Greg Nicotero, piuttosto palloso, piatto e senza grandi slanci. La season 9 annuncia, tuttavia, grosse novità: come già preannunciato al termine dell’ottava, vi è una nuova showrunner, Angela Kang, mentre Scott Gimple si è beccato la promozione come capo dei contenuti sia di TWD che dello spin-off, Fear the Walking Dead. Ci sarà una grossa defezione, quella di Andrew Lincoln ossia Rick Grimes, leader dei sopravvissuti dall’inizio a oggi: il personaggio se ne andrà, così come quello di Maggie (Lauren Cohan), che vedremo solo per i primi sei episodi. E’ probabile che nessuno la rimpiangerà, visto che già nel pilot si comporta da bulla del quartierino facendo il bello e il cattivo tempo. Non si può dire altrettanto di Grimes, che lascerà sicuramente un vuoto, e a quanto pare la nuova guida del gruppo sarà Daryl, il personaggio in assoluto più amato, almeno finora.

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Con The Walking Dead il condizionale è sempre d’obbligo poiché il serial sta mostrando la corda ormai da qualche stagione e ci si chiede quanto ancora potrà andare avanti, visto che l’anno prossimo si taglierebbe il traguardo non indifferente del decennale. Non ci sarà più nemmeno Morgan, passato come fisso allo spin-off. Siddiq (Avi Nash), il medico salvato da Carl, diventerà presenza regolare (già importante nel fumetto) e arriverà anche Samantha Morton nei panni di Alpha, leader dei Sussuratori. Questo inizio di stagione è stato funestato dal lutto per la morte di Scott Wilson, volto di Hershel Greene, padre di Maggie, ucciso dal Governatore nella quarta stagione: l’attore se ne è andato sabato scorso, il giorno prima della premiere, a 76 anni, stroncato dalla leucemia, e l’AMC gli ha dedicato un doveroso tributo. Wilson apparirà in un flashback nel corso di questa stagione, così come Jon Bernthal (Shane Walsh). L’episodio pilota ha il difetto di adagiarsi sempre sulle solite soluzioni narrative, caratteristica che già da un bel po’ sta inficiando la qualità della serie; il titolo Un nuovo inizio (A new beginning), omonimo del numero 22 del comic, suona un po’ risibile, visto il trito e ritrito che ci si è parato davanti.

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La sigla ha una nuova grafica più “fumettosa”, ma la minestra sa di riscaldato e non convince. Siamo a 18 mesi di distanza dagli eventi che segnarono la fine della stagione precedente, è sbucato il figlio di Maggie (dopo una gravidanza piuttosto misteriosa, visto che il pancione nessuno l’ha mai visto), che porta il nome di Hershel (la fantasia…), sboccia finalmente l’idillio tra Carol ed Ezekiel ma lei si lagna con Daryl e vediamo Jadis (Pollyanna McIntosh), ora col vero nome di Anne, far parte dell’allegro gruppetto di Alexandria. Maggie in modalità führer fa impiccare Gregory che per carità, non piaceva a nessuno, per il resto sembrano tutte scene già viste e straviste, dialoghi già sentiti, situazioni eternamente riproposte come in una sorta di giorno della marmotta. E Negan? Niente Negan per adesso, secondo un pattern di sceneggiatura che già conosciamo: nelle scorse stagioni, il villain per eccellenza è stato collocato secondo una logica abbastanza sbilenca, dapprima inflazionando e diventando quasi una macchietta, per poi farlo sparire per qualche episodio. L’avevamo lasciato, alla fine della 8, legato e imbavagliato, con Rick che voleva risparmiarlo e tenerlo prigioniero e il führer in gonnella che lo voleva ammazzare. Il pilot ha registrato un record negativo di ascolti: non è difficile comprenderne il motivo.