Lone Survivor è un film del 2013, diretto da Peter Berg.

Nonostante sia il racconto di una missione fallita in una guerra controversa come quella in Afghanistan, Lone Survivor è innanzitutto un inno all’eroismo delle forze armate americane, oltre che un tributo ai Navy Seal che nel 2007 persero la vita durante una missione. L’unico superstite cui il titolo fa riferimento, Marcus Lutrell, scrisse poi il romanzo omonimo, diventato un best-seller, che è il punto di partenza del film prodotto e interpretato da Mark Wahlberg e diretto da Peter Berg (Hancock e Battleship).

Un’unità dei Navy Seal, in missione in uno sperduto villaggio afgano alla caccia di un leader talebano, viene intercettata da dei pastori. La scelta di lasciarli andare, con la certezza che avvertiranno i Talebani della loro presenza, e abbandonare la missione li trasforma presto in bersagli di caccia intrappolati in un ambiente ostile e isolati dalle comunicazioni, tra foreste e ripidi pendii rocciosi. Contrariamente alle attese, Berg non si lascia prendere la mano dalla retorica tipica di molti film del genere, se non nelle battute finali, ma si concentra maggiormente sulle storie dei soldati, ben introdotti a dispetto della loro dichiarata natura di vittime da macello, e sulla ricostruzione documentaria e in real time della guerriglia scatenatasi.

Tra dettagli splatter come schizzi di sangue e ossa esposte, carambolesche cadute tra le rocce e un occhio sempre attento ai caratteri dei personaggi, Berg, autore anche della sceneggiatura, evita, almeno lui, di cadere nella trappola di rendere la parte più drammatica di Lone Survivor una trasposizione cinematica di un wargame.