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Whitewash

2013
Titolo Originale:
Whitewash
REGIA:
Emanuel Hoss-Desmarais
CAST:
Thomas Haden Church (Bruce)
Vincent Hoss-Desmarais (Eric)
Anie Pascale (Cameriera)

Il nostro giudizio

Whitewash è un film del 2013, diretto da Emanuel Hoss-Desmarais.

Mentre sta guidando ubriaco il suo spazzaneve durante una tempesta di neve, Bruce investe accidentalmente un uomo, uccidendolo. Preso dal panico, si nasconde in una foresta, dove trascorre un inverno durissimo, schiacciato dal senso di colpa.

Una bella sorpresa Whitewash, pellicola d’esordio dell’attore e regista canadese Emanuel Hoss-Desmarais, che gli è valso il premio come “best new narrative director” al Tribeca Film Festival. Un noir che snocciola il racconto tramite flashback, dominato dalla presenza massiccia di Thomas Haden Church (Killer Joe), scelta azzeccatissima per il ruolo di Ben, autista di spazzaneve che in seguito all’investimento accidentale di un pedone, fugge in mezzo ai boschi innevati del Québec. Tassello dopo tassello, Hoss-Desmarais svela la sua storia: l’uomo è vedovo, alcolizzato, e ha perso il lavoro dopo il ritiro della patente.

Il film inizia proprio con la sequenza dell’investimento: i flashback chiudono gradualmente il cerchio, cambiando così il volto dell’intera narrazione. Ben vaga nella neve e scivola nella follia, circondato da un bianco abbagliante che rende ancora più surreale una storia visceralmente nera. Lo spazzaneve diventa co-protagonista, macchina dapprima alleata e in seguito dannazione: l’istinto autodistruttivo si riversa su di essa, come se fosse una propria appendice. L’ambientazione rimanda inevitabilmente a Fargo, ma l’anima di Whitewash risiede altrove: nella solitudine, l’alienazione e lo smarrimento di se stessi. Un piccolo film che lascia il segno.