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The Heretics

2017
Titolo Originale:
The Heretics
REGIA:
Chad Archibald
CAST:
Nina Kiri (Gloria)
Jorja Cadence (Joan)
Ry Barrett (Thomas)

Il nostro giudizio

The Heretics è un film del 2017, diretto da Chad Archibald

Chad Archibald è regista e produttore canadese, fondatore dell’indipendente Black Fawn Films: finora ha prodotto circa venti titoli e ne ha diretti sette, tra cui l’interessante body horror Bite (2015), che ha goduto di un buon successo nel circuito dei festival. Con The Heretics, presentato anche al Festival di Sitges e scritto da Jayme Laforest, già co-sceneggiatore di Bite, Archibald affronta la tematica delle sette sataniche mescolandola a quella affrontata nel film precedente, ossia la trasformazione del corpo, la mutazione dalla forma umana a quella mostruosa. Gloria (Nina Kiri, vista anche in Let Her Out del 2016) è rimasta vittima di un’esperienza a dir poco traumatica cinque anni prima: la giovane, rapita da una setta dedita al culto di Abaddon, si è risvegliata coperta di sangue e circondata dai cadaveri dei membri, che si sono sgozzati praticando quindi l’auto-sacrificio. Ovviamente, l’incubo non è finito e la setta torna a tormentarla.

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Gloria ha un relazione con Joan (Jorja Cadence) e una sera, al ritorno da un’appuntamento con la fidanzata, viene rapita da Thomas (Ry Barrett, habitué del team del regista), anch’egli parte del culto, che dice di volerla salvare in quanto non sono tutti morti come lei crede. Archibald ha l’abilità – già evidente in Bite – di confezionare dei low-budget che non sembrano tali, dedicando una grande attenzione al visivo e ai make-up fx che si rivelano di ottima fattura; The Heretics, infatti, è un film di regia, essendo girato con mestiere e presentando alcune soluzioni visive notevoli, ad esempio nei flashbacks del rituale, realmente suggestivi, coadiuvato da una fotografia cupa firmata da Jeff Maher. Anche qui, come già accennato, si affronta il tema della metamorfosi in quanto Gloria è stata rapita per uno scopo preciso, ossia permettere l’arrivo di Abaddon nel mondo, e il personaggio subisce un decadimento raccapricciante, meno disgustoso rispetto a quello visto in Bite ma efficace.

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Ci troviamo nuovamente di fronte a un film al femminile: nonostante il ruolo di Thomas sia assai rilevante, il narrato è comunque dominato dalle due donne e dal loro rapporto che cela una dipendenza, in quanto Gloria, fragile e terrorizzata, cerca protezione in Joan. Ciò che non va in The Heretics è da individuare, come spesso accade, nella sceneggiatura: l’abilità di Archibald con la mdp tenta di mascherare alcuni vuoti e incongruenze narrative che non possono sfuggire a uno spettatore minimamente smaliziato. Il twist del plot risulta, in fin dei conti, abbastanza prevedibile e un pochino forzato, per quanto riesca a regalare alcune scene forti e momenti azzeccati ma vi è qualche ingenuità di troppo e anche un po’ di noia nonostante il ritmo serrato. La recitazione è un po’ troppo sopra le righe, in primis per quel che concerne Barrett, che ci offre un personaggio interessante e ben delineato ma con qualche esagerazione di troppo nell’interpretazione (i suoi deliri talvolta risultano risibili). The Heretics – che uscirà in Canada il primo Novembre – è quindi un horror di media qualità, fatto di alti e bassi, che abbindola con una buona capacità tecnica ma fallisce in parte nel coté narrativo: per chi è di bocca buona, intrattiene senza chissà quali pretese.