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The Gallows

2015
Titolo Originale:
The Gallows
REGIA:
Travis Cluff , Chris Lofing
CAST:
Reese Mishler (Reese Houser)
Cassidy Gifford (Cassidy Spilker)
Ryan Shoos (Ryan Shoos)

Il nostro giudizio

The Gallows è un film del 2015 diretto da Travis Cluff e Chris Lofing.

Se il primo nome tra la lista dei produttori di un film è quello di Jason Blum, ci sono buone probabilità che si possa descrivere l’opera senza commettere troppi errori, pur non avendola vista. The Gallows non fa eccezioni e ci conferma quelle che sono da anni le caratteristiche di buona parte delle produzioni targate Blumehouse (Paranormal Activity): budget contenuti, trame essenziali e una costante predilezione per il linguaggio mockumentaristico. Il found footage è in questo caso quello realizzato da quattro studenti della Beatrice High School del Nebraska (dove Chris Lofing si è realmente diplomato) che, per sabotare lo spettacolo teatrale organizzato e realizzato dalla scuola, decidono di intrufolarsi nel teatro in piena notte, scoprendo a proprie spese che qualcuno, o meglio qualcosa, li sta aspettando. Lo spettacolo in questione è appunto The Gallows, una piece teatrale durante la quale, proprio venti anni prima, uno degli attori perse la vita in un tragico incidente e che ora, nella sua forma ultraterrena e in occasione della prima replica dalla tragedia, desidera vendicarsi.

Scritto e diretto dai giovanissimi Travis Cluff e Chris Lofing e realizzato nella sua prima versione nel 2012 con un budget di soli 15000 dollari, il film ha trovato presto l’interesse di finanziatori grazie ai quali sono state permesse delle migliorie che, visto il risultato finale, lasciano dei punti interrogativi rispetto a cosa potesse essere la versione originaria. Se le prime immagini del film fanno ben sperare mostrando una tragica impiccagione scenica trasformarsi in un’esecuzione reale e l’ambientazione scolastica sembra regalare un po’ di freschezza, le aspettative vengono presto deluse facendo precipitare la pellicola nel calderone dei foud footage film di mediocre fattura. The Gallows è infatti un prodotto che cade presto nella routine del già visto, dove i pochi colpi di scena e momenti di paura risultano troppo spesso poco convincenti.

La stessa storyline mostra una pochezza di fondo che non può essere giustificata dal target al quale il film sembra volersi rivolgere, ma che è piuttosto il risultato di uno script poco curato, in cui i quattro ragazzi imprigionati nella scuola non fanno che scappare tra corridoi bui, riprendendosi a vicenda con telecamere amatoriali e cellulari incapaci di chiamare soccorsi, svelando le scarse strategie narrative degli autori e una costante ingenuità di fondo. A poco servono le discrete interpretazioni degli attori che, a ben guardare, riescono talvolta a ovviare a dialoghi che sembrano messi in fila per riempire gli 80 minuti di film. A salvare il salvabile e a regalare un po’ di originalità a un genere ormai abusato restano in questo caso i riferimenti metateatrali che, soprattutto nell’ultima parte della pellicola, portano a un finale capace di offrire allo spettatore la possibilità di lasciare la sala senza troppe imprecazioni.