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The Darkness

2016
Titolo Originale:
The Darkness
REGIA:
Greg McLean
CAST:
Kevin Bacon
Radha Mitchell
Jennifer Morrison

Il nostro giudizio

The Darkness è un film del 2016, diretto da Greg McLean

Diventa sinceramente difficile, per uno che ha già spento qualche candelina di troppo, approcciarsi all’ondata dei moderni horror usa e getta. Non certo per velleità intellettuali o qualche sciocco senso di superiorità, quanto piuttosto per gli anni sulle spalle. Sì, perché se è vero che il tempo è un sovrano dispotico e implacabile, è altrettanto vero che concede l’opportunità di accumulare esperienze e molte, molte visioni. La montagna cinematografica che parecchi di noi hanno alle spalle influenza, nel bene o nel male, l’essere critici e spettatori, così che quando ci si trova a fronteggiare un film come The Darkness si cade preda di un malessere inevitabile. E non c’entra neppure l’essere figlio degli anni Settanta e Ottanta, prigioni dorate per i nati in quelle decadi, no, qui l’unica cosa che conta è il cambiamento generazionale che ha trasformato il Genere, modernizzandolo. L’horror si è adeguato ai nuovi e giovanissimi spettatori, proponendo il più delle volte uno spettacolo piatto, noioso, privo di quella poesia violenta, sanguigna, a volte anche brutale, tipica degli anni passati. A volte invecchiare è faticoso.

Inoffensivo e dimenticabile, il film diretto da Greg McLean, e scritto a sei mani con Shayne Armstrong e Shane Krause, è un proiettile soporifero di rara efficacia. Incomprensibile come da tre autori possa scaturire una simile sceneggiatura senza che sorga un piccolo dubbio sulla qualità del lavoro. Non che sia a livelli infimi, intendiamoci, è un prodotto dignitosamente realizzato, per molti anche apprezzabile scommetto, ma comunque incapace di provocare una qualunque reazione o emozione oltre la noia. Lineare e con spunti introspettivi da far invidia a una telenovela sudamericana, The Darkness scomoda gli Anasazi, popolo di nativi del Nord America la cui civiltà presenta ancora oggi elementi misteriosi. Da qui il regista di Wolf Creek e gli sceneggiatori di K9, sgangherato spin-off di Doctor Who, creano la vicenda dei Taylor, famiglia medio borghese che durante una vacanza nel Grand Canyon perde di vista Michael, figlio autistico e problematico. Il ragazzino, all’insaputa dei genitori, prende come souvenir delle pietre incise, liberando sovrannaturali entità malvagie e pericolose che invadono l’abitazione della famiglia.

Horror per palati inesperti, e per coloro che non sanno cos’è Poltergeist, The Darkness misura la capacità di attenzione dello spettatore muovendo le fila della trama con ritmo blando, tanto che a circa metà film sorge spontaneo il dubbio su cosa si inventeranno per arrivare a un minutaggio decente. I momenti più significativi, brevissimi, spezzettano una tediosa monotonia quasi ipnotica, un flurazepam dell’anima costruito con il minimo sindacale, consci della facilità di cattura del target di riferimento. È imbarazzante pensare che provoca decisamente più interesse il dramma familiare di quello demoniaco e che senza spiriti avrebbe funzionato ugualmente, se non meglio. Giù il cappello per una Blumhouse che sa perfettamente dove andare a parare, con la consapevolezza, però, che la casa di produzione capitanata da Jason Blum ha fatto indiscutibilmente di meglio. Resta un po’ l’amaro in bocca, sia per un Kevin Bacon che fa di tutto per non addormentarsi e sia per l’ennesima dimostrazione che i tempi cambiano, noi invecchiamo e l’horror si svende come una squillo di mezza età in un mare di concorrenza ventenne.