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The Americans – Stagione 2

2014
Titolo Originale:
The Americans
CAST:
Keri Russell (Elizabeth Jennings)
Matthew Rhys (Phillip Jennings)
Noah Emmerich (Stan Beeman)

Il nostro giudizio

The Americans – Stagione 2 è una serie tv del 2014, andata in onda per la prima volta in Italia nel 2014, ideata da Joe Weisberg.

Se la prima stagione di The Americans, chiudendosi fra le note di Games Without Frontiers del britannico Peter Gabriel, mostrava la giovane Paige Jennings rovistare tra i panni puliti e ben piegati della propria famiglia, la seconda stagione vede la stessa re-intrufolarsi di soppiatto tra le mura di un oscuro scantinato, nuovamente alla ricerca di qualche rivelazione che possa così chetare i dubbi e i sospetti in lei sempre più crescenti, nei confronti dei genitori. Questa volta Paige mette mano a dei panni che sono in disordine, da lavare, ancora chiusi dentro una valigia. Probabilmente sa che non dovrebbe farlo, ma qualcosa più forte di lei la spinge a ficcare il naso in affari che non la riguardano. Come se questo non bastasse, mettiamoci anche il momento in cui la ragazza, aprendo una porta chiusa che non dovrebbe essere aperta, sorprende i propri genitori in un avvinghiante sessantanove e avremo messo in tavola il tema principale di The Americans – Stagione 2: la disobbedienza, che può diventare ribellione tragica e violenta. Ci sono figli che dicono di no al volere dei genitori perché mossi da valori che sentono più importanti, e agenti insubordinati che trasgrediscono ordini per raggiungere uno scopo personale. Il “cattivo” di turno, che accompagnerà tutta la stagione, si opporrà alle minacce di chi sfrutta le sue debolezze mentre chi dovrebbe essere dalla parte dei “buoni” andrà contro la propria etica, aiutando il nemico, perché mosso da amore e cecità. Una tensione interiore muove questi personaggi, contro tutto e tutti, riuscendo a conferire al plot una cospicua dose di colpi di scena.

Elizabeth e Philip, i due protagonisti born in the U.S.S.R. costretti a vestire i panni della più comune e stereotipata famiglia americana, hanno con gli anni messo in piedi una serie di rapporti e legami basati sulle menzogne, sulla violenza e i ricatti, dove il prossimo, figli compresi, possono diventare pedine sacrificabili – inconsapevoli o meno – di un gioco che non lascia scampo a nessuno, destinato a risvolti sempre più drammatici. Ma il gioco è fragile e poco ci vuole affinché questo castello di sabbia venga spazzato via dalla forza di eventi ineluttabili. Nella precedente stagione i coniugi Jennings erano riusciti a tenere i propri cari al di fuori delle loro pericolose missioni, ma questa volta, come mai prima d’ora, la famiglia diventa un tesoro da proteggere più di ogni altra cosa. Philip, vittima delle circostanze e dell’impossibilità di prendere tempo per pensare, si ritrova a coinvolgere il figlio Henry in uno scambio di informazioni con un collaboratore americano, mentre Elizabeth vedrà l’interesse per la religione, da parte di sua figlia, come la minaccia, per lei misteriosa, nei confronti di un più alto ideale comunista, ateo e libero dai condizionamenti della società capitalistica occidentale.

Questo spinge i coniugi Jennings a incominciare a riconsiderare le loro priorità, a vedere il proprio nucleo familiare, la sua sicurezza e integrità – fisica e morale – come elemento di importanza primaria, al punto da mettere in discussione ordini provenienti dai piani più alti della rezidentura.

The Americans – Stagione 2 si conferma serie coraggiosa perché non si limita allo sfruttamento di una spy story come semplice forma di intrattenimento basata sul thriller e la suspense, ma riesce a piegare il materiale narrativo facendo emergere tensioni e conflitti, riflessioni e punti interrogativi, intorno a quella fitta rete di relazioni interpersonali che caratterizzano il mondo della famiglia, delle amicizie e di una più ampia comunità all’interno della quale tutti noi ci possiamo riconoscere.